Area Archeologica, i lavori in corso e il progetto dimensione L'UDA con Ferdinando Bonora

di Giulia Cassini

Continuano i lavori per rendere sempre più inclusiva l'area all'interno della città tra eventi e laboratori

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Continuano i lavori all'interno dell'Area Archeologica dei“Giardini Luzzati”. Le testimonianze, e chi ha seguito uno degli eventi dello storico Ferdinando Bonora lo sa bene, sono antichissime, documentate dagli scavi archeologici condotti dalla Soprintendenza che ha portato alla luce i resti di un anfiteatro di epoca romana. Il caso è scoppiato negli anni Novanta, quando sono iniziati gli scavi per la realizzazione di un parcheggio, in seguito stoppato, che ha fatto riaffiorare la zona archeologica con i restidel più grande anfiteatro costruito nel I secolo a.C. Oggi il parco archeologico,  raccoglie 2000 anni di storia in un solo luogo. L'esplorazione archeologica che ha preso avvio dal 1992 su varie campagne e per lotto principalmente fino al 2003 , ha portato alla luce i suoi tesori, mostrando ad esempio il primo intervento dell'uomo quando l'area si presentava come un vasto terrazzo a mezza costa, che scendeva poi bruscamente verso il Fosso Giustiniani, in prossimità delle naturali vie d'accesso alla corona di colline dove andava sviluppandosi la città.

Come spiega Ferdinando Bonora il Ce.Sto ha vinto il bando Dimensione L'UDA che si concentra sul passaggio dalla scuola primaria alla scuola secondaria, riconosciuto come momento critico nella definizione del futuro scolastico delle alunne e degli alunni, in cui la fase evolutiva, unita al cambio di approccio pedagogico fra i cicli, maturano scelte e consumano fratture difficilmente ricomponibili successivamente.

"In particolare nell'Area Archeologica - continua Bonora- verranno implementate scale e pedane per facilitare ogni accesso, facilitare le attività educative sotto ogni profilo e con ogni mezzo, anche con tecnologie avanzate". 

Come si legge sul sito dedicato L’UDA mette infine a disposizione di  tutti i bambini e le bambine delle scuole genovesi, liguri e nazionali le risorse educative sviluppate e finanziate attraverso il progetto, per la realizzazione di visite di istruzione assicurando da un lato la condivisione universale dell’Area Archeologica Giardini Luzzati, spazio pubblico gestito in convenzione da un ente no-profit, e garantendo dall’altro la sostenibilità delle attività dopo la fine dei finanziamenti del progetto.