Arcelor Mittal, riparte la protesta: 24 ore di sciopero in tutti gli stabilimenti
di Marco Innocenti
"Inaccettabile il piano industriale presentato dall'azienda: no agli esuberi, servono investimenti e risanamento ambientale"
Dopo una decina di giorni di quiete apparente, riparte la protesta negli stabilimenti di Arcelor Mittal. Le segreterie nazionali di Fim, Fiom e Uilm hanno infatti indetto 24 ore di sciopero in tutti i poli ex-Ilva per portestare contro il piano industriale presentato dal colosso dell'acciaio franco-indiano al governo e non ancora reso noto ufficialmente alle rappresentanze sindacali.
"Rivendichiamo con forza la piena occupazione - scrivono in una nota congiunta le tre sigle sindacali - gli investimenti e il risanamento ambientale oggetto dell'accordo del 6 settembre 2018. Riteniamo ancora più grave che le decisioni dell'azienda si basino su un accordo tra la stessa Arcelor Mittal e il governo siglato lo scorso mese di marzo ma a tutt'oggi a noi sconosciuto".
Ancor più duro il comunicato delle Rsu dello stabilimento di Cornigliano: "Quello che sta succedendo è vergognoso e inaccettabile - scrivono - Siamo stanchi di osservare come Arcelor Mittal e governo continuino una strada di comunicazione che vada oltre l'accordo del 6 settembre 2018. Siamo stanchi di ascoltare continue lamentele di un'azienda che presenta piani industriali che prevedono tagli del personale inaccettabili senza un serio progetto su investimenti, innovazione e ambientalizzazione".
Come detto, quindi, domani martedì 9 giugno i lavoratori di Arcelor saranno in sciopero, per 24 ore, a partire dalle 7 del mattino.
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