Andrea Orlando rilancia il centrosinistra in Liguria: "Ecco la nostra idea di opposizione"

di Matteo Cantile - Carlotta Nicoletti

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Il consigliere regionale PD punta sulla coesione, critica l'immobilismo della Giunta e propone un’azione alternativa su sanità, rifiuti e trasporti

Andrea Orlando, consigliere regionale del Partito Democratico, rilancia il ruolo dell’opposizione in Liguria e lancia un messaggio chiaro: “Non possiamo limitarci a criticare, dobbiamo incidere e proporre”. Intervistato da TGN Today all’indomani di un incontro pubblico al circolo Arci di Quezzi, Orlando ha delineato i limiti della Giunta regionale, sottolineando l’assenza di riforme sostanziali, in particolare in ambito sanitario, e ha rivendicato il lavoro svolto dal centrosinistra per costruire un’alternativa credibile.

Sanità pubblica – “Dopo otto mesi, nessuna riforma strutturale è arrivata in Consiglio”, denuncia Orlando. “L’unico vero provvedimento, a parte l’assestamento di bilancio, è stato l’aumento del numero degli assessori”. Secondo l’ex ministro, il sistema sanitario ligure versa in condizioni critiche, con una popolazione anziana in crescita e un’offerta pubblica insufficiente. “Si comprano prestazioni dai privati per smaltire le liste d’attesa, ma finiti i fondi torneremo al punto di partenza”. Orlando critica l’attuale riorganizzazione: “Cinque ASL, un nuovo dipartimento, sette consulenti, un consiglio superiore, si crea confusione e si deresponsabilizza il sistema”.

Proposte concrete – Il centrosinistra, afferma Orlando, non si limita a contestare. “Abbiamo elaborato proposte su tutti i fronti: sanità, trasporti, rifiuti, politiche industriali”. In particolare, chiede alla Giunta di battersi per un maggiore finanziamento del Fondo Sanitario, tenendo conto dell’elevata anzianità della popolazione ligure. Sui rifiuti, Orlando propone un impianto di trattamento efficiente e il rafforzamento della raccolta differenziata: “Genova è tra le peggiori città italiane e il costo della TARI è tra i più alti d’Italia”. Bocciato anche il piano per il termovalorizzatore: “Si parla da otto anni, ma non si è fatto nulla, e si ipotizza di costruirlo su una discarica franata”.

Trasporto pubblico – Orlando rilancia l’idea di un’agenzia unica regionale per il trasporto locale, per superare le frammentazioni attuali e migliorare il coordinamento del servizio. “Ci aspettiamo resistenze – aggiunge – perché significherebbe ammettere il fallimento delle scelte compiute fino a oggi”.

Metodo Genova – Per il consigliere PD, la vittoria del centrosinistra a Genova è un punto di partenza. “Questa volta non abbiamo reagito alla sconfitta dividendoci, ma abbiamo tenuto insieme una coalizione coesa, giovane e rinnovata”. A livello regionale, afferma, “non possiamo permetterci l’immobilismo. Anche dall’opposizione dobbiamo impedire che si blocchino i processi decisionali fondamentali”.

Ilva e acciaio – Orlando interviene anche sul futuro delle Acciaierie d’Italia. “Senza acciaio un Paese è zoppo. A Taranto si lavora il minerale, ed è strategico per l’autonomia industriale nazionale. A Genova serve chiarezza su quali investimenti siano previsti. Si parla di 12 miliardi tra Taranto e il nuovo forno elettrico, ma al momento non sappiamo chi dovrebbe metterli. Gli ultimi investitori, gli azeri, erano pronti a investire appena 500 milioni”.

Strategia politica – Orlando, che ha rinunciato al Parlamento per concentrarsi sul Consiglio regionale, evidenzia come oggi si registri un “oggettivo indebolimento del centrodestra” dopo il tramonto dell’asse Bucci-Toti. “Il ciclo della destra civica si è concluso. Se dovesse affermarsi una leadership di Lega o Fratelli d’Italia, sarà molto più simile all’esperienza nazionale”.

Coordinamento permanente – Infine, l’ex ministro spiega che l’iniziativa di riunire sindaci e amministratori del centrosinistra non è la costruzione di un organismo ufficiale, ma una rete politica per consolidare il campo alternativo. “Vogliamo proporre soluzioni e costruire qualcosa che duri. Il nostro non è un approccio da ‘tanto peggio tanto meglio’, ma un’opposizione che si assume delle responsabilità”.

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