Chirurgia del ginocchio, Camera: "Protesi e strumenti chirurgici personalizzati"

di Anna Li Vigni

Si utilizzano sempre di più protesi a basso impatto che tagliano poco osso e non vanno a lesionare muscoli e legamenti

Con il dott. Andrea Camera, chirurgo ortopedico parliamo di protesi di ginocchio. 

La protesi per l'intervento si sceglie a seconda del paziente. 

Dal punto di vista clinico il paziente si pone sempre con un dolore al ginocchio, difficoltà a fare le scale e a camminare in discesa. 

Basta una  semplice radiografia poi se ci sono dubbi si effettua la risonanza magnetica. 

Esistono in commercio tanti tipi di protesi. Il futuro è la personalizzazione. Esiste una linea che si chiama "Gender" che è diversa da quella usata per l'uomo. Le protesi minvasive sono monocompartimentali ed esistono anche  protesi per pazienti allergici. 

Lo sviluppo futuro sarà ed è quella di fare protesi personalizzate. Prima dell'intervento si fa la Tac poi si va in fabbrica con strumentazione tridimensionale e si prepara una protesi personalizzata. 

Addirittura si è iniziato con la personalizzazione degli strumenti per un determinato intervento con un percorso tecnologico industriale che malgrado i costi offre risultati eccezionali. 

Utilizzare protesi a basso impatto cioè tagliano poco osso, non vanno a lesionare i muscoli e i legamenti.

Il paziente è sempre sveglio e il giorno dopo o il giorno stesso può essere messo in piedi. Dal punto di vista psicologico il paziente affronta meglio la riabilitazione. 

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