Gli operatori di Amiu lanciano l'appello:"Senza protezioni non possiamo garantire il servizio"

di Andrea Carozzi

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I lavoratori lamentano la carenza di mascherine, l'azienda li rassicura, ma restano i timori

Gli operatori di Amiu lanciano l'appello:"Senza protezioni non possiamo garantire il servizio"

I lavoratori di Amiu che nonostante l’emergenza covid-19 continuano ad operare sul territorio cittadino lamentano una grave carenza di dispositivi di protezione individuale necessari, ora più che mai, a garantire il rispetto degli standard di sicurezza sanitari,

La denuncia arriva dai sindacati dei dipendenti dell'Azienda Multiservizi di Igiene Urbana ed è stata ufficializzata e presentata ai vertici della stessa,  al sindaco Marco Bucci, al governatore della Regione Liguria Giovanni Toti e al prefetto. A firmare il documento sono stati Fp-Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel.

Il personale operativo di Amiu dichiara senza mezzi termini che mancano le mascherine per chi in questi giorni si occupa di sanificare le strade e i bidoni della città durante l’emergenza coronavirus.

I vertici dell'azienda hanno garantito l'arrivo dei dispositivi di protezione individuale a stretto giro, ma il timore dei lavoratori è quello che ci sia un ritardo nell'approvvigionamento visto il clima che si respira in questi giorni dove a scarseggiare sono proprio mascherine e gel disinfettanti.

Gli stessi lavoratori hanno sottolineato che in mancanza delle adeguate protezioni non sarebbero in grado di mantenere il servizio svolto. In questo caso oltre all'emergenza pandemica la città si troverebbe a fare i conti con una poco auspicabile emergenza igienico sanitaria, che tutti, operatori compresi, vorrebbero evitare nella maniera più assoluta.

Matteo Campora Assessore ai Trasporti, Mobilità Integrata, Ambiente, Rifiuti, Animali, Energia del Comune di Genova giusto ieri ha ribadito l'impegno preso proprio con Amiu per garantire ai cittadini la sanificazione di strade e luoghi pubblici durante questa emergenza sanitaria, speriamo che quanto prima gli operatori chiamati ad agire in prima linea abbiano accesso ai dispositivi di protezione individuale richiesti.