Adriafer: primi cinque mesi del 2025 con un bilancio operativo positivo

di Stefano Rissetto

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Nei primi cinque mesi dell’anno, Adriafer ha garantito la continuità dei flussi ferroviari in stretta collaborazione con operatori chiave

Adriafer: primi cinque mesi del 2025 con un bilancio operativo positivo

In un contesto internazionale caratterizzato da incertezza economica, pressioni inflazionistiche e forti riallineamenti delle catene logistiche globali, il Gruppo Adriafer chiude i primi cinque mesi del 2025 con un bilancio operativo positivo, segnando un passo importante in termini di efficienza, flessibilità, sicurezza e valore strategico per la logistica ferroviaria nell’Alto Adriatico.

Mentre il sistema portuale di Trieste si prepara a gestire nuovi momenti di criticità, dovuti alle tensioni competitive sul mercato ed a lavori infrastrutturali, Adriafer ha scelto un percorso di tenuta operativa dei servizi e trasformazione industriale, mettendo al centro la qualità del servizio di manovra, anello di congiunzione dell’offerta intermodale, aggiungendo l’affidabilità nei collegamenti ferroviari tra porto, interporti e transiti di confine, per l’inoltro dei treni sulla rete europea.

Nei primi cinque mesi dell’anno, Adriafer ha garantito la continuità dei flussi ferroviari in stretta collaborazione con operatori chiave come Alpe Adria, FUC, Coselag, RFI e gli Interporti regionali di Trieste, Cervignano, Gorizia e Pordenone, offrendo servizi d’interesse generale a condizioni eque e non discriminatorie. Questi risultati sono stati raggiunti nonostante importanti limitazioni infrastrutturali temporanee, dimostrando come il capitale umano e la pianificazione tecnico-operativa siano i principali asset nei momenti di complessità.

Responsabilità e dialogo: un nuovo standard nelle relazioni industriali

Nella giornata odierna, il Gruppo Adriafer ha sottoscritto un accordo con tutte le organizzazioni sindacali presenti in azienda, CIGL, CISL, UIL, UGL e USB, sul tema degli emolumenti variabili non corrisposti durante il periodo di ferie, recependo le più recenti interpretazioni giuridiche a livello europeo e nazionale.

L’accordo, raggiunto con senso di responsabilità e spirito costruttivo, prevede la copertura degli emolumenti variabili per i periodi passati e la parificazione della retribuzione a quella ordinaria di servizio nei periodi futuri di ferie. Questo avverrà tramite il riconoscimento di un’indennità aggiuntiva strutturata compensando le importanti parti variabili presenti nelle retribuzioni del personale ferroviario.

Questa intesa, nata da un confronto serrato e rispettoso, rappresenta un benchmark evoluto nel panorama del lavoro ferroviario, che pone Adriafer all’avanguardia nelle politiche di flessibilità, unita alla valorizzazione del personale ed alla sicurezza, in coerenza con i principi europei e con la visione di un’impresa che investe nel futuro delle proprie risorse umane.

“In un momento in cui resilienza significa anche equità e fiducia, abbiamo scelto di ascoltare, confrontarci e trovare soluzioni. È una strada più difficile, ma anche la più solida nel lungo periodo,” ha commentato l’Amministratore delegato Maurizio Cociancich.

Se è vero che il 2024 è risultato essere un anno complesso anche sotto il profilo economico, è altrettanto vero che i primi risultati operativi e relazionali di Adriafer nel 2025 rappresentano una base solida da cui ripartire. La strategia è chiara: partendo dal supporto al Sistema Portuale di Trieste e Monfalcone ed al rafforzamento del ruolo di nodo logistico ferroviario del Nord-Est nelle rotte europee, investendo in digitalizzazione, sicurezza e capitale umano e continuando a dialogare con i grandi operatori globali del trasporto e della logistica integrata, si intende contribuire alla costruzione di nuove catene di valore ed alla creazione di valore aggiunto per il territorio.

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