Accordo Aspi-Comune, Piciocchi: "Un miliardo e mezzo per il territorio"

di Marco Garibaldi

Dalla minoranza: "I genovesi ritorneranno a pagare i pedaggi". L'assessore: "Rimodulazione a beneficio di ulteriori opere che verranno fatte sul territorio"

Si discute in consiglio comunale oggi a Genova sull'accordo Aspi-Comune per risolvere i problemi legatei alle autostrade della Liguria.

L'accordo è stato sottoscritto nei giorni scorsi da Autostrade per l'Italia (Aspi) con il ministero delle infrastrutture e con gli enti locali, e che destina circa 1,5 miliardi alla Liguria, per realizzare opere di compensazione per i danni provocati dal crollo del ponte Morandi.

"Questo accordo è un grandissimo risultato per le amministrazioni territoriali perché stabilisce il diritto di credito del comune per la cifra di 1 miliardo e mezzo di euro nei confronti di Autostrade - spiega l'assessore comunale ai Lavori Pubblici Pietro Piciocchi - Un risultato importante a cui abbiamo lavorato per un anno, si tratta di opere fondamentali per lo sviluppo della nostra città, per il benessere e la qualità della vita della nostra città a cui lavoreremo con le intese operative nei prossimi mesi"-

"Siamo passati da un accordo di settembre del 2020 che prevedeva un risarcimento di 150 milioni attraverso l'esenzione da pedaggio fino al 31 dicembre 2031 ad un accordo, che è quello firmato a Roma la scorsa settimana, che prevede un risarcimento di 1 miliardo e mezzo - continua Piciocchi - All'interno di questo accordo c'è stata una rimodulazione di queste esenzioni tariffarie a beneficio di ulteriori opere che verranno fatte sul territorio. Quindi il saldo è sicuramente positivo per la città".

Tra le polemiche discusse in consiglio c'è la decisione, prevista nell'accordo, che vede il ritorno del pagamento del pedaggio autostradale sul nodo genovese.

"Per quanto riguarda invece le esenzioni riguardanti i disagi dei cantieri autostradali noi ci siamo presi l'impegno ancora oggi in consiglio di lavorare con governo ed Aspi perché queste esenzioni possano continuare anche dopo il 31 dicembre 2021, fino a quando non saranno definitivamente risolti i problemi di viabilità sulla rete autostradale", conclude Piciocchi.

Tante le opere da finanziare, tra queste il tunnel subportuale:

"C'è una fattibilità, c'è un cronoprogramma rigurado la delibera il 2028 come data ultima per la realizzazione del tunnel subportuale. È un tema molto vasto e complesso. Quando poi passeremo alla traduzione operativa affronteremo nei prossimi mesi tutti gli aspetti correlati a questa grande progettazione".

Dalla minoranza non mancano, come già detto, le critiche per quanto riguarda la questione pedaggi:

"È uno schema d'accordo sul quale non siamo convinti e non siamo a favore di alcuni passaggi soprattutto non siamo a favore del fatto che i genovesi tornino a pagare i pedaggi - commenta la consigliera comunale del PD Cristina Lodi - Eravamo d'accordo che per 10 anni questi pedaggi non dovevano essere pagati, oggi scopriamo non solo che i genovesi ritorneranno a pagare i pedaggi ma che con i loro pedaggi verranno finanziate delle opere. Questo credo sia un paradosso francamente inaccettabile. In più ci sono alcuni passaggi relativi ai cittadini che abitano sotto il viadotto Bisagno: vengono previsti 3 milioni di euro ma oggi pare che l'assessore dica che questi fondi andranno a indennizzare un'area molto più vasta e quindi una non chiarezza. Sono però contenta che alcuni ordini del giorno siano passati, per esempio tutto il tema delle barriere antirumore, una commissione per il Bisagno e il tema del lungomare Canepa quindi la decisione da parte della giunta di accogliere l'ordine del giorno in cui chiedo che ci sia una trattativa con Aspi per avere risorse per costruire la famosa galleria fonoassorbente".