A Napoli la protesta dell'associazione "Marittimi per il futuro"
di Pietro Roth
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Il viceministro Rixi: "La tradizione dei lavoratori italiani deve continuare"
Protesta dell'associazione "Marittimi per il futuro", sostenuta dalla Federmar Cisal, presso la Capitaneria di porto di Napoli. I lavoratori marittimi, con bandiere, striscioni e slogan, chiedono l’applicazione dell’emendamento Cociancich, la riforma del collocamento, la riapertura della cassa marittima a Torre del Greco e la rivisitazione della legge 30/98 sui trasporti.
Proprio sul tema dell'emendamento Cociancich, che prevede che possano beneficiare di sgravi fiscali solo gli armatori che imbarchino personale italiano o comunitario sulle rotte di cabotaggio e di continuità, è arrivata la risposta del viceministro ai Trasporti Edoardo Rixi, con delega proprio ai Porti, a un incontro svoltosi il mese scorso proprio con "Marittimi per il futuro". "Voglio confermare il mio forte impegno, insieme a tutta la struttura ministeriale - ha detto Rixi - affinché il cluster marittimo nazionale possa continuare a beneficiare, anche per le sfide altamente competitive del settore, di quell'alta e delicata professionalità dalla indiscussa tradizione dei lavoratori del mare italiani".
"Per quanto attiene la presenza di istituti di formazione all'estero, il caso Filippine - ha aggiunto Rixi, toccando un altro argomento di grande attualità, collegato al primo - l'Amministrazione italiana non riconosce alcun centro di addestramento posto al di fuori del territorio dello Stato".
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