A Genova i detenuti potranno fare lavori socialmente utili
di Fabio Canessa
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Accordo senza oneri per il Comune, Gambino: "Renderanno più pulita e sicura la città"
I detenuti nelle carceri genovesi potranno essere impegnati in lavori di pubblica utilità in città. Potranno pulire i parchi, sistemare rivi e torrenti per arginare il rischio di esondazioni. Rientra in uno schema di accordo quadro approvato dalla giunta comunale e che coinvolge il ministero della Giustizia, il tribunale di sorveglianza, la Cassa delle ammende e Autostrade e regolamenterà il reinserimento socio-lavorativo dei detenuti. La formula è già sperimentata a Milano, Napoli, Roma, Torino, Pescara e Palermo.
Per il Comune non ci saranno oneri. Sarà l'unità organizzativa Valorizzazione del volontariato del Comune la struttura di riferimento per la realizzazione dei progetti. "Questa iniziativa ha come obiettivo primario il recupero sociale dei detenuti, ma avrà importanti benefici per la nostra città - dice il consigliere Sergio Gambino - perché queste attività renderanno più pulita e sicura la città". Il progetto si fonda su "lavoro volontario e gratuito" per detenuti che usufruiscono di benefici.
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