Zoagli: raggira 92enne col trucco del 'finto carabiniere', arrestato da quelli veri

di Stefano Rissetto

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Si era fatto consegnare dall'anziana donna gioielli per un valore di circa 5mila euro

Zoagli: raggira 92enne col trucco del 'finto carabiniere', arrestato da quelli veri

Si finge carabiniere per raggirare un'anziana, ma incappa nei carabinieri veri che lo arrestano. Un uomo di 52 anni è finito in manette per opera dei carabinieri di Zoagli, insieme con quelli di Portofino, accusato di aver tentato di truffare una donna di 92 anni con la nota tecnica del "falso carabiniere". L'uomo, dopo aver ingannato la vittima al telefono, si è presentato a casa sua per farsi consegnare denaro e gioielli, ma è stato fermato grazie all'intervento dei militari, che hanno recuperato la refurtiva.

Truffa telefonica - La vicenda ha avuto inizio quando una donna di 92 anni di Zoagli ha ricevuto una telefonata da un uomo che si è spacciato per un carabiniere. Il truffatore le ha raccontato una falsa storia: il figlio della donna, secondo lui, avrebbe causato un incidente stradale e per coprire i danni avrebbe dovuto versare una somma di denaro, insieme a gioielli, per risarcire le vittime dell'incidente.

Incontro a domicilio - Convinta dal malfattore, l'anziana ha preparato il denaro e i gioielli richiesti, che sono stati poi prelevati da un uomo che si è presentato a casa sua, come promesso, poco dopo la telefonata. Una volta in possesso della refurtiva, il truffatore è rapidamente fuggito, allontanandosi a bordo di un’auto.

Intervento tempestivo - Nonostante il raggiro, l'anziana donna ha deciso di denunciare l'accaduto ai carabinieri, che hanno immediatamente avviato le indagini. Grazie alla descrizione fornita dalla vittima e ai movimenti della vettura del sospetto, i carabinieri sono riusciti a rintracciare l'auto tra Santa Margherita Ligure e Chiavari.

Fermato e perquisito - Il truffatore è stato fermato dai militari e, a seguito di perquisizione, sono stati trovati i gioielli sottratti alla donna, per un valore complessivo di circa 5.000 euro. La refurtiva è stata restituita alla legittima proprietaria, mentre l'arrestato è stato portato in carcere con l'accusa di truffa aggravata.

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