Yacht Club Italiano, il presidente Bianchi: "Sarebbe stato un anno importante"

di Marco Innocenti

"Riapertura? Speriamo presto. In effetti, in barca si è isolati o con i propri familiari"

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Nonostante la sua storia ultracentenaria, nemmeno lo Yacht Club Italiano di Genova aveva mai vissuto una situazione come quella di queste settimane di chiusura e di blocco delle attività. “Certo, questa crisi ha messo a dura prova anche il nostro settore – commenta Gerolamo Bianchi, presidente dello Yacht Club Italiano – costringendoci anche ad annullare tutte le manifestazioni competitive già in programma. Fortunatamente adesso nell’ultime misure intraprese, è stata autorizzata la ripresa dell’attività almeno della cantieristica. Non l’attività dei circoli velici, che al momento è ancora del tutto ferma. Avevamo molti appuntamenti, oltre a quelli tradizionali come il Trofeo Bombolino d’Oro a Portofino che è stato cancellato, avevamo le World Series che erano l’ultimo appuntamento di qualificazione alle Olimpiadi. Poi avevamo a giugno la nostra regata regina, la Giraglia, anche questa rinviata di comune accordo con sponsor e agli altri club organizzatori”.

Qualcosa però si sta muovendo. Con le prime aperture concesse con l’avvio della cosiddetta Fase 2, infatti, sarà possibile accedere ai molti per verificare lo stato delle proprie imbarcazioni, senza però poter prendere il mare, nemmeno in solitaria. Forse ci poteva essere la speranza di qualche apertura maggiore visto che le discipline nautiche si svolgono in mezzo al mare e, praticamente, in quasi totale isolamento ma dal porticciolo Duca degli Abruzzi non si è persa la speranza che, in corso d’opera, qualche aggiustamento legislativo in tal senso possa arrivare. E anche per l’attività a terra del circolo, gli ampi spazi a disposizione consentono di programmare la riapertura con un cauto ottimismo.