West Nile, primo caso collegato alla Liguria: disinfestazione a Cogoleto

di Carlotta Nicoletti

Scatta il piano regionale di prevenzione e monitoraggio contro le arbovirosi

È stato accertato il primo caso di febbre West Nile collegato anche alla Liguria. Un uomo ricoverato ad Alessandria aveva soggiornato a Cogoleto: immediato l’avvio delle disinfestazioni e del piano di prevenzione.

Il caso – Il 20 agosto un paziente italiano si è presentato all’ospedale di Alessandria con febbre e sintomi influenzali. La diagnosi ha confermato l’infezione da West Nile virus. Le indagini sugli spostamenti hanno rivelato soggiorni a Cogoleto tra fine luglio e metà agosto, aprendo la possibilità che il contagio sia avvenuto in Liguria.

Le misure – La Asl 3 fa sapere che non si può escludere che l'infezione sia avvenuta proprio a Cogoleto. E per questo motivo è stata chiesta la disinfestazione urgente dell’area e attivato il tavolo tecnico regionale. Il sindaco Paolo Bruzzone conferma: «Abbiamo applicato il protocollo immediatamente. Non sappiamo se il contagio sia avvenuto qui, ma stiamo adottando tutte le misure necessarie».

Le cause – Cambiamenti climatici, aumento dei viaggi e degli scambi favoriscono la diffusione delle arbovirosi, malattie trasmesse da zanzare e zecche. In Italia le specie vettori principali sono la zanzara tigre (Aedes albopictus) e la Culex pipiens.

Il monitoraggio – Nel 2025, secondo l’Istituto Superiore di Sanità, sono già 351 i casi confermati di West Nile in Italia, con 22 decessi. L’infezione è di solito lieve e solo nel 2% dei casi può diventare grave. Non esiste una cura specifica: la prevenzione è fondamentale.

Il piano ligure – In Liguria è operativo un tavolo tecnico intersettoriale che coinvolge Asl, Regione, Università, Arpal, Anci, Istituto Zooprofilattico e autorità locali.

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