Vittoria Elly Schlein, Serracchiani (capogruppo Pd Camera): "Pronta a mettere a disposizione mio mandato da capogruppo, come da prassi"

di Filippo Serio

L'intervento della presidente del partito alla Camera: "Il suo compito primario sarà quello di tenere insieme il tutto"

"Se come gesto di "benvenuto" metterei a disposizione il mio mandato da capogruppo alla nuova segretaria del Pd? Posso parlare solo per me: è naturale che sia così. Con l'elezione del nuovo segretario troverei normale che venisse rimesso il mandato, lo avrei fatto anche se avesse vinto Bonaccini. Ed è vero che i gruppi parlamentari sono il luogo dove il partito farà l'opposizione più dura e determinata. La Camera è il luogo dove oggi siamo riusciti a farla questa opposizione, penso ai temi della giustizia, delle Ong e della manovra di bilancio. Io continuerò a fare la mia parte" - lo ha detto a Telenord Debora Serracchiani, capogruppo Pd alla Camera, intervenuta durante la rassegna stampa "I fatti del giorno" sulla vittoria di Elly Schlein alle Primarie del Pd. 

"Con la vittoria di Elly Schlein si apre un nuovo capitolo, ma non lo definirei anno zero del Pd perché vorrebbe dire mettere da parte 15 anni di storia che sono stati importanti, rappresentativi e che hanno determinato il partito democratico e la storia di questo paese. Lo definirei piuttosto un nuovo inizio: abbiamo una segretaria donna, un partito collocato più a sinistra e sicuramente abbiamo il compito di tenere insieme tutto. Il Pd ha dimostrato di essere un partito contendibile e di non spaventarsi del voto popolare: questo è un insegnamento importante per tutta la politica, una politica che si mette alla prova"

"Se la presenza di Giorgia Meloni come premier ha influito sugli elettori del Pd? Sicuramente ha influito, nel senso che ci sia una forte polarizzazione, che credo che abbia spinto anche al cambiamento e alla novità di Elly Schlein" - prosegue l'onorevole Serracchiani - "Chi ha votato il Pd è stato motivato, credo, da quelle parole d'ordine nelle quali si è riconosciuto e in cui da tempo non si riconosceva. Certamente c'è un tema: il Pd è fatto da riformisti e progressisti, dal centrosinistra, oggi il compito che avrà la nuova segretaria è quello di tenere tutto insieme e di non pensare che si possa far parte di schemi politici diversi. Credo che si dovrà sempre cercare quella unità a cui abbiamo sempre guardato e che a volte non siamo riusciti ad ottenere. Sarà importante perchè dall'altra parte c'è la destra e c'è Giorgia Meloni." - conclude.