"Visioni d'Europa nella Resistenza", a Genova il convegno internazionale nell'80° anno della Liberazione

di R.T.

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"Visioni d'Europa nella Resistenza", a Genova il convegno internazionale nell'80° anno della Liberazione

In occasione dell'80° Anniversario della Liberazione, l'Istituto Ligure per la Storia della Resistenza e dell'Età Contemporanea(ILSREC), insieme al Dipartimento di Scienze Politiche e Internazionali dell'Università di Genova e dell’Università di Saint Etienne “Jean Monnet”, ha promosso oggi e domani un Convegno internazionale di studi su: "Visioni d'Europa nella Resistenza", al quale il Capo dello Stato Sergio Mattarella ha conferito la "Medaglia del Presidente della Repubblica", quale segno di riconoscimento per l’importante iniziativa. 

“Con questo evento, spiega Giacomo Ronzitti, presidente ILSREC, concludiamo il percorso iniziato in primavera sui “caratteri della Resistenza a Genova e in Italia” che vide la partecipazione del Presidente Mattarella il 25 Aprile scorso.
Un incontro di studio – commenta ancora Ronzitti– con il quale intendiamo dare continuità alla riflessione avviata da tempo sull’intera storia europea del ‘900 e sulle interrelazioni via via sviluppatesi tra i protagonisti della lotta di liberazione dal nazifascismo nei diversi paesi europei, pur nella loro peculiarità nazionale. Fu, infatti, in quella temperie che maturò una comune coscienza e visione europeista che, nel dopoguerra, portò all’avvio del processo di costruzione dell’Unione. Un appuntamento di elevato spessore storico-culturale che approfondirà i momenti e le dinamiche che portarono alla elaborazione dei progetti di una nuova Europa di pace, libera e democratica. 
Un tema di confronto tanto più rilevante nel mondo di oggi, attraversato da spietati conflitti e crimini feroci condotti in Palestina, in Ucraina e in altre parti del mondo contro popolazioni civili inerme che ricordano le pagine più buie del secolo scorso. Tragedie che, conclude Ronzitti, in violazione del diritto internazionale si accompagnano alla diffusione di inquietanti pulsioni antistoriche e antiscientifiche e a crescenti attacchi alla democrazia liberal-democratiche su cui si fondano i valori e la Carta dei Diritti della U.E.”

Daniela Preda, Direttore del Dipartimento di Scienze Politiche e Internazionali – aggiunge: “Allora come oggi, l'esperienza della guerra fu determinante nella maturazione politica di coloro che presto si sarebbero trovati a guidare i nuovi Stati sorti dalle macerie dello scontro bellico. Di fronte alla catastrofe, furono in molti a non concentrare la propria volontà di rinnovamento e di riscatto morale nei ristretti confini dello Stato nazionale, ma a pensare nuove vie da percorrere per «costruire» la pace e nuovi approcci da adottare per superare l'anarchia internazionale e gettare le basi di un nuovo ordine internazionale. La presenza oggi a Genova di storiche e storici tra i più rinomati a livello europeo è un'occasione unica per riflettere su un passato poco conosciuto, soprattutto dell’area dell’Est europeo e dei Balcani, sulle tante ispirazioni che ancora può offrirci" conclude.

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