Villa Gentile, chiusura per lavori a fine stagione: divampa la polemica politica

Il futuro della pista di atletica di Villa Gentile, a Genova, è al centro di un acceso dibattito politico dopo l’annuncio di interventi di rifacimento previsti a fine stagione sportiva. L’intervento si è reso necessario a causa di problematiche strutturali causate da lavori precedenti, riconosciute dalla stessa ditta esecutrice, che si è impegnata a sostenere i costi del nuovo rifacimento.

A rassicurare utenti e gestori è l’Assessore allo Sport del Comune di Genova, Alessandra Bianchi: “Come sempre sostenuto, i lavori verranno eseguiti al termine della stagione sportiva, per tutelare la continuità dell’attività sportiva e garantire stabilità ai gestori dell’impianto. Sono intervenuta immediatamente appena venuta a conoscenza di una comunicazione inviata dagli uffici senza previa consultazione, chiedendo la rettifica, già trasmessa al gestore”.

Le parole dell’Assessore però non hanno convinto le opposizioni. Margherita Mereto Bosso, responsabile Sport per la Segreteria Regionale del Partito Democratico Ligure, critica duramente l’operato dell’amministrazione: “Sono basita. È inaccettabile che un assessore non sia informata su una chiusura così rilevante. Questo dimostra un approccio approssimativo alla gestione dello sport cittadino. A Genova si usa lo sport solo per tagliare nastri, non per valorizzare gli impianti o sostenere atleti e società”.

A chiedere maggiore trasparenza è anche Angelo Gazzo, candidato nella Lista Civica Silvia Salis Sindaca: “Il Comune chiarisca quali siano gli interventi previsti e le motivazioni tecniche alla base della decisione. Villa Gentile è un punto di riferimento per atleti di ogni livello, comprese le associazioni che si occupano di sport e disabilità. Non si può chiudere l’impianto senza spiegazioni dettagliate”.

Gazzo sottolinea inoltre come la pista, rinnovata di recente, abbia offerto ottime prestazioni negli ultimi anni: “Parlare oggi di ‘tutela degli atleti’ suona strano, vista la qualità della struttura. Se esiste un parere tecnico della Federazione, va reso pubblico, insieme a tempi, modalità e soggetti coinvolti nei lavori”.

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