Viaggio nella Scuola Taekwondo Genova: "Ok alle gare online ma rischiamo di perdere generazioni di atleti"
di Redazione
Il maestro Fugazza: "Abbiamo 3 campioni europei e riusciamo a primeggiare in Italia, difficile coinvolgere i ragazzi in questo periodo"
Una delle categorie più penalizzate durante la pandemia, è lo sport. Proseguire le attività durante la pandemia è sempre più complicato, ma molte realtà proseguono con gli allenamenti e le gare in vista di un ritorno alla normalità. È il caso della Scuola Taekwondo Genova, una delle realtà ai vertici d'Italia in questa disciplina. Il Maestro Pietro Fugazza, nella palestra di Sturla ha il compito difficile di mantenere le motivazioni dei ragazzi: "Nella mia palestra continuano i corsi nonostante la pandemia per gli agonisti. Abbiamo 3 campioni europei: 1 argento e 2 bronzi e stiamo lavorando per la parte di preparazione atletica, ma mancano le gare di combattimento olimpico, che non riusciamo ancora a fare. La parte difficile è cercare di mantenere i ragazzi con lo spirito e la motivazione giusta, riuscire a tenerli attaccati allo sport perchè si preparino, che facciano le cose per bene e che si facciano trovare pronti alla riapertura, è la cosa più difficile. Coinvolgerli in palestra sta diventando sempre più difficile, sono ragazzi di 15/16 anni e rischiano veramente di perdersi, non solo nel Taekwondo ma anche in altri sport e rischiamo di perdere un paio di generazioni di atleti. Noi cerchiamo di cavarcela al meglio, a differenza di altre società, cerchiamo di fare un po' di tutto, i piccolini li stiamo allenando all'aperto, mentre con gli agonisti possiamo lavorare al chiuso, seguendo i protocolli federali."
La novità per il Taekwondo sono le gare online: "Riusciamo a fare delle gare online per quanto riguarda le altre due specialità, che sono le forme e il freestyle. Sono molto contento perchè riusciamo a primeggiare in Italia, la Federazione Italiana del Taekwondo ha indetto tre gare online di freestyle, oltre che di novità delle tecniche di rottura. Sembra una novità, ma in realtà parte proprio dalla tradizione del Taekwondo, che è sempre stata un'arte che ha sviluppato le tecniche di gamba e per far vedere le abilità dei calci volanti anche con la rottura delle tavolette. Hanno fatto una gara e anche qua ci siamo cimentati in questa gara qua e siamo arrivati, in entrambe le due gare, prima società classificata in Italia con le tecniche di rottura. Abbiamo delle gare internazionali amche di forme, di freestyle cne è la parte "acrobatica", dove c'è più libertà, in cui il ragazzo programma, un po' come nella ginnastica in cui ci sono degli elementi obbligatori e liberi di salti mortali, con calci volanti e tecniche di attacco e difesa del Taekwondo."
Il punto sulle vittorie ottenute:" Nelle ultime edizioni abbiamo guadagnato una serie di medaglie nazionali, si è riconfermato Federico Serain medaglia d'oro per la categoria dei cadetti e il figlio d'arte Emanuele Fugazza medaglia d'oro nella categoria kid. E' di buon auspicio perchè non appena inizieranno le gare in presenza, partiremo con un pizzico di vantaggio rispetto alle società concorrenti. "
Vedere questi ragazzi rompere le tavolette con i calci sembra di vedere delle scene del film "Karate Kid": "Loro hanno un bagaglio base con tecniche di calcio, dove siamo veramente maestri noi del Taekwondo. Taekwondo vuol dire letteralmente "arte dei calci in volo". Nelle nostre prerogative i calci volanti sono il nostro pane quotidiano. Da lì mettiamo la precisione e facciamo vedere la precisione tecnica e l'abilità, cercando di rompere la tavoletta di legno; ovviamente non è un mattone ma se non viene colpita al centro in modo scarso o non abbastanza forte, non si rompe. Riuscire a rompere una tavoletta è comunque one shot, un occasione di fare una tecnica perfetta. "
Il Taekwondo è riuscito ad organizzarsi in questo periodo di pandemia: "Ci siamo organizzati online, facciamo queste gare con le registrazioni, mettiamo il numero dell'atleta che è registrato in gara e poi viene mandato il video che viene valutato dai giudici, che gli danno un punteggio e quindi poi assegnano la classifica."
Come mantenere le motivazioni dei ragazzi, in questo difficile periodo di pandemia?:" Sono ragazzi agonisti che hanno avuto già degli ottimi risultati, non dico che mi riesce facile ma cerco di andare a toccare quei momenti felici che hanno avuto per cercare di farli trovare pronti nel momento in cui si riapriranno i giochi. Non è facile perchè rimanendo in casa, anche per la scuola, questi ragazzi tendenzialmente si impigriscono perchè invece di prendere la borsa e uscire per andare in palestra a faticare e sudare, rimangono sul divano con la Playstation nel loro momento di svago. Questo è il problema che colpisce lo sport, in particolare di alto livello. Rischiamo di perdere delle generazioni di atleti. Quello che sto cercando di fare io, è di mantenere alta la motivazione, arricchendo il bagaglio di questi ragazzi a livello tecnico, facendoli partecipare anche gli specialisti del combattimento delle tecniche di rottura delle tavolette, che sono molto divertenti perchè esaltano le proprie capacità tecniche. Riusciamo molto bene e, spero di tenerli così ancora per poco, perchè abbiamo delle gare internazionali in Spagna, Austria, che andremo sicuramente a fare; per l'Italia non sono molto ottimista perchè arriviamo sempre in ritardo. In Italia le gare di combattimento non partiranno prima di Settembre, mi auguro che partiranno con i campionati a Genova. "
Gli atleti che si stanno allenando, nonostante il Covid, sono un esempio per lo sport:" Noi seguiamo il protocollo, con le mascherine, misuriamo la temperatura e manteniamo la distanza di 2 metri e quando siamo distanti possiamo calare la mascherina. Nei momenti di relax tiriamo su la mascherina e in tranquillità e sicurezza riusciamo a fare le attività sportive. Questo messaggio è arrivato anche ai genitori, che inizialmente non facevano venire i ragazzi in palestra, ma io credo che i ragazzi sono più tutelati quando sono seguiti da un malestro in palestra, che fa rispettare le regole, normative dei protocolli, piuttosto che i ragazzi che si abbracciano per strada. Fate venire i ragazzi in palestra, hanno bisogno di muoversi perchè sono stati troppo fermi."
Cosa manca di più al maestro Fugazza? "Le gare, danno tantissima emozione. C'è l'esaltazione che ti dà lo sport, con quello che comporta la gioia per la vittoria e di dolore per una sconfitta bruciante. Manca ai maestri ma anche a tutti quanti. Quando saremo vecchi potremmo di avere vissuto tutto e le emozioni che abbiamo provato. Lo sport dà grandi emozioni, sia per chi partecipa ma anche dei genitori che assistono alle gare dei figli."
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