Vaccarezza: "Il rifiuto di Alice Salvatore di correre col Pd è esempio di coerenza politica"

di Marco Innocenti

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"Parigi valeva una Messa: per lei una poltrona non vale perdere la faccia"

Vaccarezza: "Il rifiuto di Alice Salvatore di correre col Pd è esempio di coerenza politica"

"In un momento in cui la politica è fatta di banderuole e voltagabbana che, pur di accaparrarsi una poltrona farebbero qualunque cosa e più di tutto la farebbero in compagnia di chiunque, la coerenza della capogruppo M5S in Consiglio regionale Alice Salvatore nella scelta di non sedersi al tavolo delle trattative con il drammatico trio: Paita, Burlando, Orlando per delineare strategie comuni per la prossima sfida elettorale, va sottolineata". E' il commento del capogruppo di Cambiamo! in Consiglio regionale Angelo Vaccarezza stamani con un messaggio su Facebook sulla rinuncia della collega d'opposizione Alice Salvatore a un seggio quasi sicuro nel prossimo Consiglio Regionale.

Salvatore, che ha vinto le 'regionarie' online del M5S sulla Piattaforma Rousseau per scegliere il candidato presidente della Regione Liguria, nonostante la scelta di aprire una trattativa con il Pd avrebbe comunque avuto diritto a correre nella circoscrizione di Genova con il movimento. "Vedete, Alice ed io siamo politicamente molto distanti, e sono abbastanza sicuro che non sarà mai possibile amministrare insieme un ente - commenta Vaccarezza - Per Enrico IV, Parigi valeva bene una Messa, evidentemente per Alice una poltrona non vale perdere la faccia. Faccio a lei i migliori auguri. Nel tanto che ci divide non dimentico di averla avuta al fianco, anche in quel caso con coerenza, nella battaglia, persa, per cambiare la legge elettorale".