Futuro Ex Ilva tra forno elettrico e autonomia di Cornigliano, il ministro Urso a Genova. Presidio dei sindacati fuori dalla Prefettura
di Filippo Serio
È arrivato intorno alle 11 a Genova il ministro del Made in Italy Adolfo Urso, atteso in Prefettura questa mattina per discutere insieme alle istituzioni locali del futuro dello stabilimento Ex Ilva di Cornigliano.
L'arrivo del ministro è stato precedente di qualche minuto al corteo a cui i sindacati Fiom, Ciao Fim e Uilm hanno dato vita nel centro di Genova, da piazza De Ferrari fino a Largo Lanfranco. Lavoratori e sindacati chiedono da tempo chiarimenti sul futuro dei lavoratori e un rilancio produttivo dell'azienda,
A Taranto, il cuore produttivo dell’ex Ilva, la strada verso una siderurgia verde è ancora lunga. Il piano industriale prevede la costruzione di tre forni elettrici e quattro impianti di preridotto (DRI), con l’obiettivo di ridurre drasticamente le emissioni entro il 2033.
Al centro del tavolo di oggi in Prefettura la possibilità di aprire a Genova uno dei tre forni elettrici, aprendo la strada a quella decarbonizzazione obiettivo del Governo.
Presenti all'incontro con il ministro Urso, il presidente della regione Marco Bucci, la sindaca di Genova Silvia Salis, il consigliere delegato allo sviluppo economico Alessio Piana, il presidente del consiglio regionale Stefano Balleari, la deputata di Noi Moderati Ilaria Cavo, il senatore di M5S Luca Pirondini, il deputato del PD Lorenzo Basso. Saliti in Prefettura anche il presidente di Federacciai Antonio Gozzi , il presidente di Confindustria Liguria Fabrizio Ferrari, il presidente di Confindustria Genova Giovanni Mondini.
All'incontro hanno partecipato anche i rappresentanti sindacali: per Fiom CGIL Stefano Bonazzi, per Cisl Luca Maestripieri, per UILm Antonio Apa.
Ex Ilva, Parlamentari e capigruppo PD: "Siamo per il rilancio dell'azienda, con garanzie sui livelli occupazionali, l'impatto ambientale e l’unità degli impianti. Necessario l'ascolto attento del territorio e progetti concreti da valutare"
Posizione del Pd - “Siamo per il rilancio dell’ex Ilva a Genova e condividiamo le parole espresse dalla sindaca Salis, e questo deve passare dalla garanzia dei livelli occupazionali, dalla capacità di coniugare lo sviluppo con la sostenibilità ambientale e soprattutto da un ascolto attento dei cittadini e del territorio, oltre a mantenere l’unità degli impianti. Chiediamo progetti concreti da poter valutare. Ad oggi non c’è ancora nessuna manifestazione di interesse da parte di alcuna azienda e riteniamo che in un’operazione come questa sia necessario l’ingresso dello Stato nella partita. Ci sono ancora diversi nodi da sciogliere compreso l'approvvigionamento del preridotto, a cui il Ministro non ha dato risposta. Genova parte da condizioni, stabilite dall'accordo di programma, che non possono essere modificate al ribasso, sia dal punto di vista occupazionale che della qualita di vita. Questi passaggi, insieme a un attento ascolto e condivisione con i cittadini di Cornigliano, sono fondamentali. Solo allora si potrà iniziare ad entrare nel merito del progetto e del futuro delle acciaierie di Genova, fermo restando che le aree attualmente libere dell’ex Ilva, per noi, devono rimanere produttive e destinate all’acciaio, per un'industria che però deve essere green e sostenibile”. I parlamentari PD Lorenzo Basso, Valentina Ghio, Alberto Pandolfo e Luca Pastorino, il capogruppo PD in Regione Armando Sanna e la capogruppo PD in Comune a Genova Martina Caputo dopo l'incontro di questa mattina con il Ministro Urso sul futuro dell'ex Ilva a cui erano presenti anche la sindaca di Genova Silvia Salis e il presidente della Regione Marco Bucci.
Dichiarazione di Pietro Piciocchi (Vince Genova) - "A nome del gruppo consiliare Vince Genova desidero ringraziare il Ministro Adolfo Urso per la sua presenza oggi a Genova e per il confronto aperto e costruttivo con le categorie economiche e sociali sul progetto del nuovo forno elettrico a Cornigliano.
Il nostro Gruppo ritiene che l’ipotesi di un forno elettrico rappresenti una grande opportunità di sviluppo e di lavoro per Genova, non solo per il rilancio della produzione siderurgica, ma anche per l’indotto e le prospettive di innovazione e sostenibilità che può generare.
Accanto a questa prospettiva industriale, chiediamo con forza che siano previste risorse dedicate alla rigenerazione urbana di Cornigliano, affinché l’arrivo del nuovo forno si accompagni a un progetto di riqualificazione complessiva del territorio, capace di migliorare la qualità della vita dei cittadini e di rendere il quartiere un simbolo di rinascita".
Esprimiamo inoltre apprezzamento per le parole della Sindaca di Genova Silvia Salis che ha espresso a nome dell'Amministrazione cittadina una posizione chiara e favorevole al forno elettrico, confermando la volontà della città di sostenere questa scelta strategica per il futuro.
Il Gruppo Vince Genova continuerà a lavorare al fianco delle istituzioni, delle categorie e dei cittadini per fare in modo che questa occasione si traduca in una nuova stagione di sviluppo, lavoro e sostenibilità per Genova e per Cornigliano.
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