Università di Genova, apre il punto d’ascolto contro la violenza di genere
di E.L.M
Un servizio per studenti e personale dell’ateneo. L’iniziativa nasce dopo la protesta di due studentesse

Da lunedì l’Università di Genova avrà un punto d’ascolto dedicato alla prevenzione e al contrasto della violenza di genere. Il servizio offrirà supporto e orientamento a tutta la comunità accademica, dagli studenti ai docenti, con colloqui individuali in uno spazio protetto. La sua apertura arriva a seguito della protesta di due studentesse, che a novembre si incatenarono al rettorato per chiedere maggiori tutele.
IL SERVIZIO – Il punto d’ascolto nasce dalla collaborazione tra l’Università di Genova, la Regione Liguria, Aliseo e l’Ordine degli Psicologi ligure. Sarà rivolto a studenti, personale tecnico-amministrativo e docenti, offrendo supporto specializzato a chiunque abbia vissuto o testimoniato episodi di violenza, molestie o discriminazione. Oltre all’ascolto, il centro fornirà informazioni sugli aspetti legali e sulle modalità per rivolgersi alle autorità e ai centri specializzati.
IL PERCORSO – La decisione di istituire il punto d’ascolto arriva dopo un anno di confronto tra ateneo e istituzioni, ma anche a seguito della protesta dello scorso novembre. Due studentesse del collettivo ‘Cambiare Rotta’ si incatenarono al rettorato per denunciare presunti episodi di molestie e ricatti nella facoltà di Architettura, chiedendo misure concrete di tutela.
LE DICHIARAZIONI – Il rettore Federico Delfino sottolinea l’importanza dell’iniziativa: “L’apertura del punto d’ascolto è il risultato di un proficuo dialogo con le istituzioni”. L’assessore regionale alle Pari Opportunità e all’Università Simona Ferro aggiunge: “Il servizio, finanziato interamente dalla Regione, consentirà di intercettare precocemente situazioni di disagio e indirizzare eventuali casi di violenza verso strutture specialistiche”.
OBIETTIVI – L’iniziativa punta a rendere l’ateneo un luogo più sicuro e inclusivo, rafforzando la rete di supporto contro la violenza di genere. Il servizio non solo offrirà ascolto e orientamento, ma aiuterà anche a sensibilizzare l’intera comunità universitaria sul tema.
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