Unione Europea, arriva il divieto di utilizzare Bisfenolo A nei contenitori alimentari
di Sagal
Dal 2024 stop all’uso del BPA in bottiglie, lattine e altri materiali a contatto con alimenti, con deroghe limitate
Dal 19 dicembre 2024, l’Unione Europea ha imposto il divieto sull’uso del Bisfenolo A (BPA) nei materiali a contatto con alimenti e bevande. La decisione, frutto di una consultazione pubblica e di una valutazione scientifica dell'EFSA, mira a ridurre i rischi per la salute umana associati a questa sostanza chimica.
Salute e sicurezza – Il BPA, già vietato nei biberon e in materiali destinati ai bambini, è stato oggetto di un approfondito esame scientifico da parte dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA). I risultati hanno evidenziato potenziali effetti negativi sul sistema immunitario, spingendo la Commissione Europea a intraprendere ulteriori misure di protezione.
Il divieto – Il bando, approvato nell’estate del 2024 dagli Stati membri dell’UE e confermato dal Consiglio e dal Parlamento europeo, riguarda tutti i prodotti che entrano in contatto con alimenti o bevande. La norma include non solo il BPA, ma anche altri bisfenoli considerati dannosi per il sistema riproduttivo ed endocrino.
Fase di transizione – I produttori avranno a disposizione un periodo di transizione di 18 mesi per adeguarsi alle nuove normative. Sono previste deroghe limitate per quei settori in cui non esistono alternative valide, una misura che riflette la necessità di bilanciare la tutela della salute pubblica con le esigenze dell’industria.
Dichiarazioni ufficiali – Oliver Várhelyi, Commissario per la Salute e il Benessere Animale, ha sottolineato l’importanza della misura: “Mantenere alti standard di sicurezza alimentare nell’Unione Europea e proteggere i cittadini è una delle massime priorità della Commissione. Questo divieto, basato su solidi consigli scientifici, garantirà una maggiore tutela contro sostanze chimiche nocive.”
Packaging e sostenibilità – In parallelo, il Consiglio Europeo ha adottato il Regolamento sugli Imballaggi e i Rifiuti da Imballaggio (PPWR), che introduce obiettivi ambiziosi per ridurre le sostanze problematiche e aumentare l’uso di materiali riciclati. Entro il 2040, ad esempio, le bottiglie di plastica monouso dovranno contenere almeno il 65% di materiale riciclato.
Obiettivi futuri – Il regolamento PPWR punta anche a incentivare il riutilizzo: le attività di ristorazione dovranno permettere ai consumatori di riempire i propri contenitori con cibi e bevande preconfezionati senza costi aggiuntivi. Questo rappresenta un passo avanti verso un’economia più circolare e sostenibile.
Implicazioni globali – L’adozione di questi regolamenti potrebbe avere ripercussioni anche fuori dai confini europei, spingendo altre regioni a rafforzare le proprie normative in materia di sicurezza alimentare e sostenibilità ambientale. Le nuove misure segnano un cambiamento significativo nel panorama normativo europeo, riaffermando l’impegno dell’UE per la protezione della salute e l’ambiente.
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