UniGe, continua l'occupazione del rettorato: lucchetti alle porte delle aule. Insorge il centrodestra: "Basta violenza e ambiguità"
di R.S.
protesta contro il coinvolgimento dell’Ateneo in progetti e collaborazioni con istituzioni israeliane
Sale la tensione all’interno dell’Università di Genova, dove da oltre due settimane continuano le occupazioni studentesche nei cortili della sede centrale di Via Balbi 5, in segno di protesta contro il coinvolgimento dell’Ateneo in progetti e collaborazioni con istituzioni israeliane. Alcune aule sono state chiuse con lucchetti, impedendo così il normale svolgimento delle lezioni. Sono stati inoltre affissi ritratti-bersaglio con volti di personaggi istituzionali, dalla Meloni alla Bernini allo stesso rettore Delfino, destinatario di striscioni e scritte e, secondo fonti universitarie, di pesanti attacchi personali.
A prendere posizione è stato l'ex vicesindaco di Genova Pietro Piciocchi, che ha denunciato pubblicamente l'accaduto: "Mi arrivano questa mattina immagini inquietanti del Rettore dell'Università di Genova fatto bersaglio da soggetti che da oltre due settimane occupano i cortili del Palazzo di Via Balbi 5. Hanno anche chiuso con lucchetti le porte delle aule, impedendo lo svolgimento delle lezioni. Sono atti violenti che nulla hanno a che spartire con l'esercizio del diritto di manifestazione del pensiero.” Piciocchi ha inoltre rivolto un appello alle istituzioni cittadine affinché prendano una posizione chiara: “Auspico che si levino alte le voci democratiche della città, a iniziare dai vertici delle istituzioni locali, per condannare queste modalità.”
Intervengono anche i consiglieri di Vince Liguria- Noi Moderati e Orgoglio Liguria per esprimere piena solidarietà al Rettore dell’Università di Genova, Federico Delfino e al Ministro Annamaria Bernini, dopo la denuncia presentata per i gravi episodi di intimidazione che li hanno visti bersaglio di volantini con i loro volti al centro di un mirino.
“Un gesto grave e inaccettabile - dichiarano i capigruppo Matteo Campora e Giovanni Boitano - che colpisce non solo le persone coinvolte ma anche l’istituzione universitaria. Creare un clima di minacce e offese verso chi ha responsabilità accademiche significa mettere in pericolo la libertà di pensiero, l’autonomia dell’Università e il rispetto delle istituzioni democratiche. È anche un ostacolo per tutti i ragazzi che credono nell’Università e vogliono studiare in un ambiente libero e sereno”.
“Nell’esprimere la massima solidarietà al rettore dell’Università di Genova, Federico Delfino, ribadiamo ancora una volta che la violenza non è mai una risposta valida e deve esser essere condannata sempre, in ogni sua forma. Troviamo sia inaccettabile trasformare l’ateneo in un palcoscenico di protesta ideologica replicando quelle stesse logiche di ostruzionismo messe in scena dalla sinistra anche Parlamento. Atteggiamenti come questi servono più a ostacolare che a costruire o a trovare soluzioni concrete” così il gruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale.
Per restare sempre aggiornati sulle principali notizie sulla Liguria seguiteci sul canale Telenord, su Whatsapp, su Instagram, su Youtube e su Facebook.
Condividi:
Altre notizie
Addio a Sandro Giacobbe: solo 'Grazie' per una gentilezza fuori dalla normalità
05/12/2025
di Gilberto Volpara
Genova Street Lab: aperto in via Rolando un laboratorio di rigenerazione e trasformazione urbana
05/12/2025
di Simone Galdi
Ex Ilva: nuova assemblea, resta il presidio alla stazione di Cornigliano in attesa del vertice a Roma
05/12/2025
di Luca Pandimiglio
