“Buon compleanno Giuseppe Mazzini”: musica e memoria nel 220° anniversario della nascita
di Anna Li Vigni
L’Istituto Mazziniano lo celebra con un appuntamento commemorativo che intende ricreare l’atmosfera intima degli intrattenimenti musicali ottocenteschi, tanto amati dal patriota genovese

In occasione del 220° anniversario della nascita di Giuseppe Mazzini, figura centrale del Risorgimento italiano, l’Istituto Mazziniano lo celebra con un concerto commemorativo che intende ricreare l’atmosfera intima degli intrattenimenti musicali ottocenteschi, tanto amati dal patriota genovese.
La musica da camera, voce dell’anima e della coscienza - Nel XIX secolo, la musica da camera rappresentava un momento di condivisione profonda, culturale e affettiva. Non era solo intrattenimento, ma anche strumento educativo e civile. Per Mazzini, appassionato musicista e teorico, la musica aveva un valore fondamentale: contribuiva alla formazione dell’individuo e alla costruzione di una coscienza collettiva.
Un luogo simbolico: l’Oratorio di San Filippo - Il concerto si terrà nell’Oratorio di San Filippo in via Lomellini, a pochi passi dalla casa natale di Mazzini. Lo spazio ellittico, che ospita l’Immacolata Concezione di Pierre Puget, è un ambiente intimo e suggestivo, dall’acustica ideale per restituire le sonorità dell’epoca.
I protagonisti del concerto - L’evento musicale è affidato al maestro José Scanu, concertista e divulgatore, insieme alla Camerata Musicale Ligure e al soprano Lilia Gamberini. Scanu, incaricato dal Comune di Genova dal 2012 per valorizzare la chitarra di Giuseppe Mazzini, guiderà un programma che fonde trascrizioni operistiche, musica da camera e brani vocali, in perfetta sintonia con il gusto e gli ideali culturali mazziniani.
Il programma musicale: tra salotti borghesi e spirito popolare - Il concerto si articola in quattro sezioni:
Trascrizioni operistiche per due chitarre, da arie celebri di Bellini e Donizetti
Musica da camera con chitarra e archi, tra cui brani di Paganini
Vocalità da camera, con ariette di Giuliani, Rossini e un inedito di Mazzini stesso
Finale sinfonico, con due sinfonie rossiniane in versione da camera
Tra i brani più significativi spicca il “Canto delle mandriane bernesi”, scritto da Mazzini durante l’esilio svizzero del 1836.
I musicisti Camerata Musicale Ligure: attiva dal 1989, diretta da José Scanu, ha partecipato a rassegne e festival in Italia e all’estero. È “Ambasciatrice di Imperia nel mondo” dal 2014.
José Scanu: chitarrista di formazione segoviana, con una carriera internazionale cinquantennale.
Lilia Gamberini: soprano genovese, diplomata in canto e violino, acclamata interprete operistica, docente al Conservatorio “A. Vivaldi” di Alessandria.
Mazzini e la musica - Mazzini fu un cultore appassionato della musica. Nella sua opera “Filosofia della musica” (Parigi, 1836), sottolineava l’importanza della musica nella formazione morale e politica. Amava in particolare la chitarra, di cui si conservano testimonianze epistolari e una composizione autografa. La sua chitarra originale del 1821, realizzata da Gennaro Fabricatore, è esposta al Museo del Risorgimento di Genova.
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