"Un altro mondo è ancora possibile", piazza Alimonda ricorda Carlo Giuliani

di Marco Garibaldi

La manifestazione, che doveva essere un presidio, si è poi trasformata in un corteo che ha percorso via Tolemaide raggiungendo il centro

Genova oggi pomeriggio ha ricordato Carlo Giuliani ucciso dal colpo di pistola sparato dal carabiniere Mario Placanica. 

Era il 20 luglio 2001, la città era in fermento per l'arrivo nel capoluogo ligure dei leader degli otto Paesi più potenti del mondo e per l'annessa manifestazione no global contro il G8.

"Siamo stati fermati dai corpi speciali dei carabinieri, verso la fine di via Tolemaide è iniziato l'inferno, abbiamo subito cinque ore di cariche in una strada che è chiusa, senza alcuna possibilità di fuga", racconta un testimone presente anche oggi in piazza Alimonda, dove è avvenuto il tragico episodio.

Carlo Giuliani, classe 1978, era un manifestante che aveva preso parte alle proteste del movimento no global, e venne ucciso da un colpo di pistola sparato dal carabiniere Mario Placanica alle ore 17,27. 

"Restano attuali le istanze del Movimento dei Movimento che mettevano in discussione questa globalizzazione che va ad aumentare la povertà e la precarietà ed ha creato discriminazione", conclude il testimone di quelle giornate.

Prima della fine, poi, la manifestazione si è trasformata in un vero e proprio corteo, peraltro formalmente non autorizzato: dal presidio in piazza Alimonda, migliaia di persone hanno sfilato per le vie della città lungo via Tolemaide, mostrando striscioni del tipo "il G8 non si commemora, il G20 si combatte". Poco dopo l'arrivo del corteo in via Tolemaide, il punto da cui vent'anni fa partì la carica sul corteo delle tute bianche, un petardo è stato fatto esplodere riportando per un istante ai suoni di 20 anni fa. Il corteo è stato comunque pacifico anche se, incrociando una camionetta dei carabinieri, si sono alzate le urla "assassini assassini".