Uisp con Save the Children per la campagna “Illuminiamo il futuro”

di Maria Grazia Barile

Petizione disponibile sul sito www.illuminiamoilfuturo.it

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L’Italia è un Paese “vietato ai minori”, dove oltre un milione di bambini e adolescenti vivono senza il necessario per condurre una vita accettabile. Una condizione che non risparmia neanche la Liguria, dove – nonostante negli ultimi 10 anni la spesa sociale per famiglie e minori sia cresciuta – più di 1 bambino su 10 è in povertà relativa, nascono sempre meno bambini, gli accessi all’asilo nido diminuiscono, più della metà delle scuole non ha il certificato di agibilità, e la povertà educativa continua a minare il futuro dei più piccoli.

Anche lo sport resta per molti un privilegio: in Italia meno di un minore su cinque non fa sport e in Liguria questo dato è del 10,2%. Questi alcuni dei preoccupanti dati forniti dal decimo rapporto annuale dell’Atlante dell’infanzia a rischio "Il tempo dei bambini".  E allora l’Uisp è ancora una volta al fianco di Save the Children nel rilanciare, in questi giorni, la campagna “Illuminiamo il futuro” per contrastare la povertà educativa, chiedendo – attraverso una petizione disponibile sul sito dedicato  www.illuminiamoilfuturo.it – il recupero di tanti spazi pubblici abbandonati e inutilizzati su tutto il territorio nazionale da destinare ad attività extrascolastiche gratuite per i bambini e scuole sicure per tutti.

La mobilitazione, accompagnata sui social dall’hashtag #italiavietatAiminori, è associata a luoghi simbolici vietati ai minori in Italia, individuati on l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sui tanti spazi pubblici, sottratti ai minori nel nostro Paese. Nell’ambito della campagna, inoltre, è prevista una settimana di mobilitazione, con centinaia di eventi e iniziative in tutto il Paese, cui saranno coinvolte tantissime realtà locali.

A Genova le iniziative si svolgeranno al Punto Luce di Sestri Ponente dove, da anni, Uisp e Save the Children, con il coinvolgimento di realtà associative, istituzioni scolastiche e locali, operano, in una vera “comunità educante” per contrastare la povertà educativa, e dove, dal 2014, 670 bambini e ragazzi hanno potuto svolgere moltissime attività educative gratuite delle quali sarebbero altrimenti privati. Da inizio anno, inoltre, sono stati coinvolto anche oltre 100 genitori con azioni di consulenza e sostegno alla genitorialità.