Uefa contro la Superlega: "Club estromessi e giocatori fuori dalle Nazionali"
di Marco Innocenti
Il duro comunicato dell'organismo a capo del calcio europeo: "Fermeremo questo cinico progetto basato sull'interesse personale di poche squadre"
E' un comunicato durissimo quello diffuso in giornata dalla Uefa dopo le indiscrezioni circolate nelle ultime ore sulla volontà sempre più forte di alcuni club di dare vita alla Superlega, un progetto che da anni ronza nelle stanze del calcio europeo. A progettare il 'ribaltone' sarebbero in totale 12 formazioni, fra italiane (Juventus, Milan e Inter), inglesi e spagnole. Fuori dal progetto, almeno per adesso, resterebbero invece i club francesi e tedeschi.
"La UEFA, la Federcalcio inglese e la Premier League, la Federcalcio spagnola reale (RFEF) e LaLiga, la Federcalcio italiana (FIGC) e la Lega Serie A hanno appreso che alcuni club inglesi, spagnoli e italiani potrebbero aver intenzione di annunciare la loro creazione di una cosiddetta Super League chiusa. Se ciò dovesse accadere, ci teniamo a ribadire che noi - UEFA, FA inglese, RFEF, FIGC, Premier League, LaLiga, Lega Serie A, ma anche FIFA e tutte le nostre federazioni affiliate - resteremo uniti nei nostri sforzi per fermare questo cinico progetto, un progetto che si fonda sull'interesse personale di pochi club in un momento in cui la società ha più che mai bisogno di solidarietà".
"Prenderemo in considerazione tutte le misure a nostra disposizione, a tutti i livelli, sia giudiziario che sportivo - proseguono - al fine di evitare che ciò accada. Il calcio si basa su competizioni aperte e meriti sportivi; non può essere altrimenti. Come annunciato in precedenza dalla FIFA e dalle sei Federazioni, ai club interessati sarà vietato giocare in qualsiasi altra competizione a livello nazionale, europeo o mondiale, e ai loro giocatori potrebbe essere negata l'opportunità di rappresentare le loro squadre nazionali. Ringraziamo quei club di altri paesi, in particolare i club francese e tedesco, che si sono rifiutati di iscriversi a questo. Chiediamo a tutti gli amanti del calcio, tifosi e politici, di unirsi a noi nella lotta contro un progetto del genere se dovesse essere annunciato. Questo persistente interesse personale di pochi va avanti da troppo tempo. Quando è troppo è troppo".
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