Ucraina, forti esplosioni e Leopoli. Kiev punta alla pace entro 10 giorni
di Redazione
Sirene anche in molte altre città. Il numero dei profughi sta aumentando in maniera considerevole. I memebri permanenti dell'Onu fra i garanti
Tornano a suonare le sirene a Leopoli. Udite tre forti esplosioni nella zona dell'aeroporto civile della città.
Sirene anche nelle regioni occidentali di Rivne, Volyn Ternopil e Ivano-Frankivsk.
Le forze russe continuano i bombardamenti sulla parte della provincia ucraina di Lugansk controllata dalle truppe ucraine. Si ingrossano le fila dei profughi che lasciano il paese.
"Da pochi giorni a una settimana e mezzo": è l'orizzonte temporale entro il quale l'Ucraina punta ad arrivare ad un accordo di pace con la Russia, secondo quanto annunciato dal capo negoziatore di Kiev, Mikhailo Podolyak. A fare da garanti a un'intesa, fa sapere Ankara, dovrebbero essere diversi Paesi, tra cui i cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell'Onu (compresa dunque la Russia), la Turchia e la Germania
Per il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, Mosca non sta facendo "sforzi significativi".
Allarme della Dia: "Putin potrebbe ricorrere alla minaccia nucleare se la guerra in Ucraina si trascina".
Oggi è in programa la telefonata Biden-Xi.
Mario Draghi esprime preoccupazione per gli effetti del conflitto, non lancia allarmi ma ammette che "dobbiamo prepararci".
Appello di Mattarella perché' tutti siano impegnati a “battere” la guerra avviata dalla Russia contro l'Ucraina.
Zelensky in videoconferenza a Montecitorio il 22 marzo alle ore 11.00.
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