Tunnel, Colnaghi replica a Rixi: "Non si può fare festa con chi ha malgestito ponte Morandi"

di Redazione

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Il presidente del Municipio Centro Ovest: "Ho disertato l'evento per non stare accanto a certi personaggi e a certe imprese"

Tunnel, Colnaghi replica a Rixi: "Non si può fare festa con chi ha malgestito ponte Morandi"

“Quando ho ricevuto l’invito a questo “evento” mi sono chiesto come mi sarei sentito accanto a certi personaggi e a certe imprese che realizzeranno l’opera (forse) e che sono le stesse che gestivano il Ponte Morandi. Lo ricordo a chi ora mi contesta: Autostrade per l’Italia ha solo cambiato azionisti”.

Lo ha scritto in un Comunicato il presidente del Municipio Centro Ovest, Michele Colnaghi, rispondendo al viceministro Edoardo Rixi che aveva criticato la sua mancata partecipazione alla "cerimonia" del primo colpo di piccone per la realizzazione del nuovo tunnel subportuale di Genova.

“Io sono solo un minuscolo ingranaggio nel mondo della politica, un ingranaggio che appartiene a questo territorio, che ha vissuto quella tragedia e che non ha la memoria corta: nessuna opera potrà mai compensare la ferita che ha subito la nostra Genova e trovo inaccettabile che un rappresentante della Regione dichiari che quest’opera è “…una piccola pietra sulla tragedia…”, quasi come se potesse affievolire l’orrore di quanto accaduto. Auspico che la giustizia faccia il suo corso e che, anche davanti agli occhi di chi nasconde la testa sotto la sabbia, emerga chiaramente la verità, sebbene abbia paura che i maggiori responsabili siano già fuggiti”, prosegue Colnaghi.

“Ogni anno ad agosto, a Genova arrivano politici da tutta Italia per ricordare le vittime del Morandi: penso che un buon inizio sarebbe stato averne rispetto facendo da un lato pagare l’opera a chi per anni ha gestito il Ponte Morandi, e dall’altro affidare i lavori ad altri. Io sono il Presidente del Municipio Centro Ovest e proprio per il ruolo che ricopro ritengo di aver rappresentato al meglio il nostro territorio, che non può dimenticare né oggi né mai la ferita della caduta del Ponte. Ho fatto una scelta dettata dal cuore. La rifarei senza problemi altre 100 volte”, conclude Colnaghi.