"Troviamo un equilibrio per vivere con i lupi"

di Redazione

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Franco Orsi, ex senatore e oggi imprenditore agricolo commenta la situzione a Sassello: "Hanno ucciso un vitello, anche i cinghiali sono cibo per i lupi"

"Troviamo un equilibrio per vivere con i lupi"

L'intervento di Franco Orsi, ex senatore e imprenditore agricolo

 

Da una quindicina d’anni sono stati avvistati e fotografati lupi nella zona di Sassello (come in tutta la montagna ligure). C’è stato in passato qualche danno, soprattutto qualche cane sbranato, tre o quattro capre e pecore. I lupi con i quali il territorio sassellese era abituato a convivere erano prevalentemente di transito e comunque animali singoli o ridottissimi gruppi familiari. In realtà il lupo fa in genere una vita complicata, si sposta per trovare cibo e se non è abbrancato fa una vita di stenti. Pochi sanno che in inverno il lupo sopravvive nell’Appennino grazie alla caccia a cinghiali e caprioli che gli offre qualche animale che i cacciatori non sono riusciti a recuperare. Nonostante l’elevatissima presenza di cinghiali che c’era qui fino all’arrivo della Peste suina il lupo “solitario” non ha avuto grandi opportunità di cibo perché nell’uno contro uno con il coriaceo suide prende botte e i cinghiali sono quasi sempre in branco!

È arrivata la Peste suina a Sassello nell’inverno appena passato, centinaia di cinghiali sono morti e solo una minima parte sono stati recuperati; gli altri sono stati cibo abbondante per i lupi che hanno avuto cibo per allevare i cuccioli oltre che per sopravvivere e mettere “casa” nei nostri boschi! Oggi le foto trappole dei carabinieri forestali, gli studi finanziati dalla Regione che fa il Parco del Beigua e l’esperienza quotidiana di cittadini e allevatori dicono che è enormemente aumentata la presenza del predatore così come sono aumentati danni e avvistamenti; Quasi ogni sera dal bricco in cui vivo sento concerti di ululati che non avevo mai sentito. Per la prima volta è stato predato un vitello nel sassellese e chi ha capre al pascolo ne ha perse un po’ nonostante i pastori elettrici. Nel paese sono affissi da padroni di cani volantini nella disperata speranza di recuperare i loro compagni di vita che probabilmente sono stati mangiati dai lupi. Ciò che più preoccupa è che i lupi sono diventati confidenti, si lasciano avvistare e non scappano, come dovrebbe essere nella loro indole, appena avvertono la presenza dell’uomo. Qualche giorno fa degli abitanti in via Ligatta si sono dovuti barricare (con i bambini) in casa peché un lupo (con comportamento aggressivo) stazionava nel loro campetto sotto le finestre dell’abitazione. Il lupo “confidente” è un problema per gli umani e anche per gli altri lupi; un lupo diventa confidente quasi sempre perché qualche idiota lo nutre e gli fa perdere il timore per l’uomo ma non l’indomita aggressività che è nella sua natura. L’equilibrio che bisogna trovare tra gli umani (residenti, allevatori e turisti) e il lupo non può essere l’abbandono dell’ entroterra se il predatore si insedia e si organizza in branco. La Regione ha risposto alle nostre segnalazioni e preoccupazioni istituendo un tavolo tecnico dal quale attendiamo con ansia proposte di azioni. Il lupo è specie particolarmente protetta dal diritto, il diritto tutela anche la sicurezza degli umani, l’esercizio delle attività e anche cani e animali da affezione specie se sono di proprietà di qualcuno. Non credo che la protezione di cui gode il lupo si spinga a costringere un umano ad assistere inerme all’uccisione del proprio cane nell’aia della propria casetta e non mi pare sia una soluzione ragionevole incentivare l’acquisto di cani che sono stati selezionati non solo per difendere le greggi ma anche per uccidere i lupi…perché alcuni di questi cani si cominciano a vedere in montagna e per gli umani (specie per gli ineducati che amano avvicinarsi ad ogni animale da reddito) son più pericolosi dei lupi!

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