Trentino, presentata la campagna per la sicurezza stradale con le nuove corsie ciclabili urbane

di Sagal

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La Provincia autonoma lancia sei spot con ciclisti e campioni dello sport per promuovere il rispetto reciproco in strada

Trentino, presentata la campagna per la sicurezza stradale con le nuove corsie ciclabili urbane

La Provincia autonoma di Trento ha presentato la nuova campagna di sensibilizzazione sulle Bike Lane, le corsie ciclabili urbane già sperimentate sul territorio. L’iniziativa punta a favorire la convivenza tra ciclisti e automobilisti e a diffondere una maggiore cultura della sicurezza stradale attraverso spot televisivi, radiofonici e contenuti digitali.

Presentazione ufficiale – La campagna è stata illustrata nella Sala Belli di Palazzo della Provincia alla presenza del presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, del campione del mondo di ciclismo Maurizio Fondriest, del dirigente generale del Dipartimento infrastrutture e trasporti Luciano Martorano e del dirigente del Servizio Gestione Strade Sergio Deromedis. “Questa campagna nasce con un obiettivo chiaro: rendere le nostre strade più sicure e la convivenza tra ciclisti e automobilisti più serena – ha dichiarato Fugatti – le bike lane non sono una pista ciclabile, ma un segnale di rispetto reciproco”.

Funzione delle corsie – Le Bike Lane non corrispondono a piste ciclabili riservate, ma a corsie disegnate sul lato destro della carreggiata, con larghezze tra 80 e 100 cm e delimitazioni bianche discontinue. Gli automobilisti possono percorrerle in assenza di ciclisti, mantenendo prudenza e distanza laterale minima nei sorpassi. L’obiettivo è garantire uno spazio visibile e riconoscibile ai ciclisti, promuovendo un atteggiamento di maggiore attenzione da parte di chi guida.

Campagna mediatica – Sei spot video e audio compongono l’iniziativa: tre con Fondriest, con taglio istituzionale e informativo, e tre con i giovani ciclisti Irene Campostrini e Mirko Valentini, rivolti soprattutto ai coetanei con toni leggeri. Sono previsti anche banner digitali diffusi sui canali social. “La bike lane non restringe la carreggiata, ma amplia la cultura della sicurezza – ha spiegato Fondriest – parlare ai giovani significa responsabilizzarli, perché il rispetto delle regole vale per chi pedala e per chi guida”.

Progetti futuri – Dopo i primi 30 chilometri tracciati a luglio su due strade particolarmente frequentate dai ciclisti, la Provincia avvierà in autunno una fase di monitoraggio. Deromedis ha annunciato che, in caso di riscontro positivo, l’esperienza sarà estesa alle 28 salite storiche del Trentino, raggiungendo circa 385 chilometri di tracciato. Fugatti ha sottolineato l’importanza della collaborazione con le amministrazioni locali, già coinvolte attraverso il Consiglio delle autonomie.

Significato simbolico – Le Bike Lane trentine nascono anche in memoria di Sara Piffer e Matteo Lorenzi, giovani ciclisti scomparsi tragicamente durante gli allenamenti. La loro vicenda ha rafforzato la volontà delle istituzioni di promuovere azioni concrete per la sicurezza di chi sceglie la bicicletta come mezzo di mobilità e di sport.

Regole di utilizzo – Nel rispetto del Codice della Strada, i ciclisti sono tenuti a usare la corsia senza procedere affiancati e segnalando le manovre, mentre gli automobilisti devono rispettare la distanza laterale di sicurezza e dare precedenza alle biciclette nei casi di attraversamento. Le riprese dei filmati promozionali, realizzate lungo la SS 612 in Valle di Cembra, hanno dimostrato che la convivenza tra auto e biciclette è possibile senza modifiche alla circolazione ordinaria, se tutti rispettano le regole fondamentali di prudenza e attenzione.

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