Treni, altra giornata nera: si guastano un merci e un regionale, deviatoio in tilt a Mignanego
di Redazione
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Disagi e ritardi per decine di treni. Pendolari infuriati: "Si sale e non si sa quando si arriva"
Altra giornata nera per le Ferrovie del nodo di Genova e per i pendolari che usano i treni: oltre al regionale che si è bloccato stamane alle 6.16 nei pressi della stazione di Prà, con disagi e ritardi per una decina di treni e sino alle 8, ci sono stati guasti anche sulle due direttrici che da Principe partono per Milano ed Alessandria.
Sulla linea per Busalla, quella più in salita, alle 8.30 si è fermato un merci all'altezza di San Quirico. Un intoppo che ha rallentato la marcia di molti altri treni diretti verso il nord Italia, con ritardi di circa un quarto d'ora poi in alcuni casi aumentati nel proseguo del viaggio. I problemi si sono risolti alle 9.30.
E dire che nella giornata ci sarebbe stata anche una buona notizia visto che da oggi è tornata attiva la linea principale per Milano, quella via Mignanego, rimasta chiusa dal 15 agosto per lavori programmati per il Terzo Valico. Ma siccome è un periodo buio per le ferrovie appena la linea ha ripreso ad essere operativa è subito andata in tilt.
Colpa di un deviatoio che si è guastato alle 9 e ha provocato disagi e rallentamenti per quasi un'ora.
Fra i treni che hanno avuto problemi l'ormai famoso treno Intercity che da Livorno va a Milano e che dopo Ferragosto a causa di una serie di guasti e contrattempi (fra cui un'aggressione al capotreno) era arrivato a destinazione con 4 ore di ritardo. Quel giorno aveva percorso la linea più ripida di Busalla, stavolta si è “impantanato” su quella più dolce di Mignanego ed è giunto a Milano con un'ora di ritardo.
Ritardi anche per il regionale 2183 da Ventimiglia per Milano, arrivato a Rogoredo con 50 minuti di ritardo e il 1556 Siracusa-Milano che ad Arquata aveva già accumulato quasi 90 minuti di ritardo.
Prima di Ferragosto Trenitalia era stata costrette a cancellare una ventina di treni per malattie e congedi dei capotreni: una debacle in parte tamponata con pullman sostituivi che aveva fatto scoppiare anche un terremoto politico. L'assessore regionale Gianni Berrino ha puntato il dito contro Trenitalia definendo quanto accaduto un fatto “grave per l'immagine della Liguria". La parlamentare del Pd Raffaella Paita invece ha presentato un'interrogazione parlamentare.
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