Trasporto merci ferroviario in calo nel 2024: Fermerci chiede più incentivi e regole certe

di Carlotta Nicoletti

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Persi 1 milione di treni-chilometro rispetto al 2023. Rizzi (Fermerci): “Investire su sostenibilità e infrastrutture è essenziale”

Trasporto merci ferroviario in calo nel 2024: Fermerci chiede più incentivi e regole certe


Il trasporto ferroviario merci registra un calo significativo nel 2024, con una perdita stimata di 1 milione di treni-chilometro rispetto all’anno precedente. Fermerci invoca più incentivi e stabilità normativa per affrontare una crisi che rischia di frenare gli investimenti e la competitività del settore, come riporta Ferpress. 

Dati preoccupanti – Giuseppe Rizzi, Direttore Generale di Fermerci, ha evidenziato una contrazione del trasporto ferroviario merci rispetto al 2023. Dal 2021, anno di ripresa post-pandemica, il settore ha perso circa 3 milioni di treni-chilometro, registrando un calo complessivo del 5,5%.

Incentivi al settore – Nonostante le difficoltà, due misure introdotte dal Governo offrono un segnale positivo: l’incremento del contributo “Ferrobonus” per il triennio 2025-2027 e incentivi alle manovre ferroviarie nei porti nazionali, volti ad aumentare la competitività logistica.

Criticità persistenti – Rizzi ha però sottolineato le sfide che il settore dovrà affrontare nel 2025: “Le interruzioni ferroviarie per i lavori del PNRR, i costi energetici in aumento e un mercato instabile aggravano il quadro. Il taglio di circa 70 milioni all’incentivo locomotive e carri potrebbe avere conseguenze devastanti per le imprese”.

Investimenti a rischio – Tra il 2021 e il 2023, le aziende hanno investito circa 700 milioni di euro per acquistare 196 nuove locomotive. “Questi investimenti rischiano di rallentare senza un supporto economico adeguato”, ha aggiunto Rizzi.

Un appello al Governo – “Il trasporto ferroviario merci può e deve essere una leva per la crescita economica nazionale ed europea. Investire in infrastrutture, sostenibilità e innovazione è la chiave per un rilancio stabile e duraturo”, ha concluso Rizzi.

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