Tram, la rinascita italiana: 250 km di nuove linee nelle città tra investimenti e incertezze

di s.g.

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Cittadini e amministrazioni convinti, ma il taglio dei fondi statali mette a rischio la crescita del trasporto urbano sostenibile

Tram, la rinascita italiana: 250 km di nuove linee nelle città tra investimenti e incertezze

Con 250 km di nuove linee previste e oltre 5 miliardi di euro di investimenti, il tram torna protagonista nelle città italiane. Ma lo slancio, sostenuto dai fondi del PNRR, rischia di fermarsi a causa della mancanza di nuovi finanziamenti nella Legge di Bilancio 2024.

Investimenti pubblici – Sono 5,4 i miliardi di euro stanziati per la realizzazione di nuove linee tranviarie in Italia, il 63% in più rispetto a quelle attualmente operative. Il confronto con opere come il Ponte sullo Stretto, dal costo di 15 miliardi per soli 3 km, sottolinea l'efficienza economica del tram. I fondi provengono in buona parte dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, mentre altri contributi arrivano da risorse locali e bandi ministeriali.

Crescita urbana – Firenze e Padova testimoniano il successo del tram tra i cittadini: nella città toscana nel 2024 si è superata quota 39 milioni di passeggeri, con un incremento dell’11,8% rispetto all’anno precedente. A Padova, la linea Sir1 trasporta ogni giorno 33.000 persone, coprendo un quarto di tutti gli spostamenti in trasporto pubblico locale. Secondo Legambiente, il tram è ormai percepito come mezzo pratico, accessibile e sostenibile.

PNRR e Comuni – Dei 39 progetti per il trasporto rapido finanziati dal PNRR, 18 riguardano nuove linee tramviarie per un valore di oltre 2,3 miliardi di euro. Il 57% di questi fondi è coperto dal PNRR stesso. Bologna, Palermo, Firenze, Roma, Milano e Napoli sono tra le città con i progetti più avanzati, con reti estese e nuove tratte in programma. Roma, in particolare, prevede 34,2 km di nuovi binari tra centro e periferia.

Ritardi strutturali – L’Italia resta indietro rispetto ai grandi Paesi europei: la rete tranviaria nazionale misura 397,4 km, contro gli 878,2 km della Francia e oltre 2.000 km della Germania. “O si accelera con investimenti continui o rischiamo di perdere l’occasione di colmare il gap infrastrutturale”, avverte Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente.

Finanziamenti mancanti – Per la prima volta dal 2017, la Legge di Bilancio 2024 non ha previsto nuovi fondi per il trasporto rapido di massa, inclusi i tram. I progetti presentati dai Comuni in risposta all’Avviso 3 del MIT confermano la centralità del tema, ma il documento ministeriale parla di una procedura “propedeutica alla programmazione”, senza indicazioni chiare sulle risorse disponibili.

Progetti in corso – Tra le città più attive ci sono Bologna (23,4 km), Palermo (64,2 km), Padova (30,3 km), Firenze (25 km), Bergamo (23,2 km), Milano (35,9 km), Brescia (23,2 km), Napoli (4,1 km), Cagliari (6,9 km) e Sassari (2,5 km). A Roma si punta su interventi strategici come la tranvia Termini-Vaticano-Aurelio e i collegamenti su viale Togliatti, via Tiburtina e verso Tor Vergata.

Criticità politiche – “Sarebbe sconsiderato fermare i fondi per il trasporto rapido di massa”, dichiara Roberto Scacchi di Legambiente, sottolineando l’efficacia del tram in termini di costi, tempi e impatto ambientale. I cantieri della Capitale, afferma, vanno portati avanti senza esitazioni. “A Firenze e Padova i cittadini, inizialmente diffidenti, ora apprezzano i benefici del tram nella mobilità e nella qualità urbana”.

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