Tper, bilancio in attivo di oltre 3 milioni nonostante la pandemia

di Edoardo Cozza

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L'azienda sottolinea cosa abbia contribuito al risultato positivo: solidità, attenta gestione, ristori ed entrate straordinarie

Tper, bilancio in attivo di oltre 3 milioni nonostante la pandemia

Il progetto di bilancio 2020 deliberato dal CdA di Tper evidenzia un utile netto di 3,2 milioni di euro. Si tratta di un risultato nettamente migliorativo rispetto alle previsioni del settembre scorso, in un anno segnato dall’impatto della pandemia e dalla necessità di garantire il servizio di trasporto pubblico anche durante il lockdown e le successive fasi emergenziali.

La performance positiva dell’azienda - si legge nella nota di Tper - è riconducibile ad una molteplicità di fattori: dalla riduzione degli impatti negativi sulla gestione del trasporto pubblico – possibile grazie ai ristori riconosciuti all’intero comparto – al miglioramento dell’efficienza aziendale; dalle partite straordinarie positive – determinate principalmente dall’incasso delle risorse comunitarie per treni acquistati nel 2017 con anticipazione aziendale e dal rilascio di fondi come chiusura di operazioni straordinarie – alla storica solidità dell’azienda, che risulta importante anche nei confronti del credito. Il 2020 è stato, inoltre, un anno di trasformazioni societarie di rilievo già previste nel piano industriale. In particolare, è da segnalare la nascita al 1° gennaio 2020 di “Trenitalia-Tper”, che rientra nel percorso di evoluzione di Tper in Gruppo della Mobilità operante nelle varie attività, anche attraverso società in partnership con soggetti privati e pubblici.

Nel 2020 Tper ha registrato un valore complessivo della produzione di 202,4 milioni di euro e 179 milioni di costi operativi. Scendono i ricavi, sia per effetto della cessione del ramo ferroviario confluito nella società a controllo congiunto “Trenitalia-Tper” che gestisce il servizio ferroviario regionale dell’Emilia-Romagna, sia a causa del calo di utenza conseguente alle restrizioni alla mobilità, dovute alla pandemia e alla riduzione della capienza dei mezzi pubblici per le normative anti-Covid. Un anno molto difficile, in cui l’esigenza sociale di assicurare adeguate condizioni di confort e di sicurezza all’utenza ed ai lavoratori è stata prevalente su ogni altro aspetto. A fronte di un calo dell’utenza del 33% rispetto all’anno precedente, l’azienda ha sostenuto costi aggiuntivi in sanificazioni e costi per percorrenze chilometriche praticamente pari ad una situazione pre-pandemica, poiché il servizio erogato – tra tagli di corse durante il lockdown e, successivamente, potenziamenti per la ripresa scolastica definiti in accordo con le istituzioni locali - è stato complessivamente ridotto solo del 4% in ragione d’anno.

Il 2020 ha visto interrompersi il trend di crescita dei passeggeri trasportati che era in continuo aumento dal 2012. Tuttavia, nonostante il pesante effetto della pandemia sulla mobilità e il calo di un terzo dell’utenza, i servizi Tper hanno mantenuto un lusinghiero tasso di utilizzo, tanto che i viaggi effettuati sui bus del trasporto pubblico di Bologna e Ferrara hanno superato i 100 milioni. I passeggeri nel 2020 sono stati, infatti, 101.691.665: circa 93 milioni nel bacino metropolitano bolognese e 8,7 milioni a Ferrara e provincia.

Lo scontato calo dei passeggeri è stato di minore impatto sull’utenza che si avvantaggia della convenienza del titolo di viaggio più fidelizzante: gli abbonati annuali sono scesi solo del 12%, attestandosi ad oltre 97.300 nel 2020 (erano 110.000 nel 2019); una contrazione maggiore, invece, ha riguardato gli abbonamenti mensili.

Il risultato di esercizio 2020 tiene conto di ammortamenti pari a 15,8 milioni di euro che confermano l’impegno dell’azienda nel dare continuità alla politica di investimenti intrapresa negli ultimi anni in ottica di ecosostenibilità e orientamento al cliente. Nel corso del 2020 sono stati realizzati, infatti, investimenti per 29,8 milioni di euro, di cui 29,3 per materiale rotabile (20,2 per bus ad alta compatibilità ambientale e 9,1 per locomotori ferroviari).

È dunque evidente come il risultato di bilancio in terreno positivo sia frutto in massima parte dei solidi fondamentali patrimoniali ed economici dell’azienda. La sostenibilità economica e finanziaria è essenziale, infatti, per l'operatività e la continuità del business.

Insieme al bilancio civilistico dell’Azienda e del Gruppo, il CdA ha approvato anche la Dichiarazione non Finanziaria - Bilancio di Sostenibilità, un documento di trasparenza e responsabilità sociale d’impresa giunto quest’anno alla settima edizione. Il Bilancio di Sostenibilità – definito nel rispetto degli standard internazionali di rendicontazione (GRI) e in coerenza con gli obiettivi internazionali e nazionali  definiti (Agenda 2030) e con la pianificazione locale in materia di sostenibilità - rende conto delle azioni e del reale impegno del Gruppo Tper relativamente ai temi ambientali, sociali, attinenti al personale, al rispetto dei diritti umani e alla lotta contro la corruzione e dell’impatto, anche economico, prodotto dalle attività. Con particolare attenzione a questi risultati ed impegni, il documento sarà oggetto di specifica trattazione nelle prossime settimane.