Temperature percepite già oltre i 30 gradi con possibili aumenti, ecco i consigli dell'esperto contro il caldo

di R.O.

7 min, 22 sec

Alimentazione, vestiti, farmaci, temperature da impostare per chi ha il condizionatore, informazioni su numeri verdi e luoghi refrigerati: ecco quello che c'è da sapere

Temperature percepite già oltre i 30 gradi con possibili aumenti, ecco i consigli dell'esperto contro il caldo

Giugno è appena iniziato ma il caldo comincia già a farsi sentire: anche se il bollettino emesso dal Ministero della Salute (che potete consultare QUI insieme ad una serie di consigli sulle situazioni a rischio per persone e animali) per il momento ha sempre colorato Genova di verde, il coordinatore del Centro ondate di calore di Alisa Ernesto Palummeri ha segnalato "andamenti anomali rispetto al periodo, nel senso che ci sono state delle puntate isolate di incremento soprattutto delle temperature percepite che in altri anni nella prima metà di giugno non si sono verificate, quindi non una situazione di allarme ma una situazione che potrebbe far preludere in maniera negativa per il futuro".

Anche il Comune di Genova mette a disposizione il bollettino del Ministero sul proprio sito, accompagnato da due numeri utili per anziani e famiglie in difficoltà:

  • AUSER 800 995988 attivo nei giorni feriali e festivi dalle ore 8 alle 20
  • AGORÀ 800 593235 attivo nei giorni feriali e festivi dalle ore 8 alle 20.

Inoltre sul sito sono presenti gli elenchi dei luoghi pubblici con aria condizionata, dove è possibile trovare sollievo.

Municipio I Centro Est Berio - De Amicis, Municipio III Bassa Valbisagno Lercari, Municipio IV Media Valbisagno Saffi, Municipio V Valpolcevera Cervetto, Municipio VI Medio Ponente Bruschi Sartori, Municipio VII Ponente Benzi.

E i musei con ingresso gratuito la domenica per i cittadini genovesi:

Palazzo Bianco - Tursi, Palazzo Rosso, Museo Villa Croce - parziale, Raccolte Frugone, Museo del Risorgimento (1° domenica del mese), Museo di Archeologia ligure.

Consigli di Palummeri: alimentazione - "I consigli sono i soliti - ammette Palummeri -, però è molto importante rispettarli perché questo evita sicuramente un sacco di guai, anche se sono consigli semplici. Innanzitutto quello di apportare una quantità di liquidi, di acqua soprattutto, adeguata, parliamo di una persona che ha funzionalità renali e cardiache normali, di almeno un litro e mezzo di acqua al giorno, con una dieta che deve essere una dieta leggera evitando cibi contenenti grassi - soprattutto grassi animali - quindi una prevalenza di una dieta a base di ortaggi, legumi, frutta e frutta. Le carni sono da evitare magari a favore delle carni bianche e del pesce, evitando il più possibile le carni rosse. Quando parliamo di apporto di liquidi evidentemente sono assolutamente sconsigliate le bevande alcoliche, che fanno perdere più liquidi perché provocano vasodilatazione e quindi sono assolutamente controindicate, come sono anche da sconsigliare le bevande ghiacciate, zuccherate e gasate.

Vestiti ed esposizione - "Per quanto riguarda gli altri consigli, l'abbigliamento: bisogna usare vestiti con tessuti vegetali, assolutamente non sintetici, quindi cotone e lino, preferendo i colori chiari che assorbono meno i raggi solari. Poi nelle situazioni di allerta o addirittura di allarme, quindi quando il bollettino che viene messo tutti i giorni dal Ministero della Salute su Genova assume il colore giallo e ancora più arancione o rosso, bisogna evitare soprattutto per le persone fragili di uscire ed esporsi al sole nelle ore centrali della giornata. Nel mese di giugno e luglio dalle 11 alle 19, e nel mese di agosto dalle 11 alle 18.

Farmaci - "Non bisogna autoridursi i farmaci, nel senso che se c'è da fare una riduzione di alcuni farmaci che a volte in estate si riducono, come i diuretici e gli antipertensivi, questo deve essere fatto su indicazione del medico e non così a casaccio perché si rischiano veramente dei grossi guai".

Temperature - "Un altro consiglio riguarda chi ha l'aria condizionata, climatizzatori: la climatizzazione certamente è uno strumento utile per combattere il caldo perché abbassa sia la temperatura che l'umidità. Le persone anziane tollerano male la climatizzazione soprattutto se è usata in maniera sconsiderata, perché poi può avere delle controindicazioni, malattie polmonari eccetera. Noi consigliamo sempre di tenere il termostato, cioè la temperatura, a livelli non inferiori ai 24-23 gradi che sono già sufficienti per garantire un ambiente confortevole. Anche perché il climatizzatore agisce anche come deumidificatore: abbassa anche l'umidità ed è la combinazione temperatura-umidità che fa sentire il caldo. Quindi anche con 24 gradi si può star bene se l'umidità è inferiore al 70%.

È chiaro che Genova come città, quando non c'è regime di brezza, ovvero se durante il giorno l'aria non va dal mare ai monti e il contrario durante la notte, si accumula spesso umidità e abbiamo temperature non eccessivamente alte ma con tasso di umidità anche in questi giorni abbastanza elevato, per cui poi la sensazione di caldo, quello che sente il nostro organismo, è di temperature molto superiori a quelle che si misurano con il termometro. Quindi l'umidità è un fattore, soprattutto qui a Genova, da tenere in considerazione".

Bollettini - "Viene emesso il bollettino tutti i giorni, ma il bollettino non è uno strumento che abbiamo solo noi, nel senso che è pubblico: basta collegarsi al sito del Ministero della Salute e si vede giorno per giorno il bollettino con i colori di rischio. Non è un bollettino meteorologico che prevede il sole, prevede il rischio per la popolazione. Quindi il colore verde vuol dire che in linea di massima il rischio è basso, poi c'è il colore giallo che è un colore per una situazione di pre-allerta, in fine si va all'arancione e al rosso che sono colori effettivamente di allarme. Ma quando c'è un colore che non è il verde compare anche nei pannelli elettronici, le fermate elettroniche degli autobus: anche questi consigli per il caldo sono importanti perché veramente possono evitare dei guai maggiori".

Lei prima ha parlato di giugno, luglio, agosto. Negli ultimi anni ha visto un allungamento della fase di rischio per i cambiamenti climatici, magari con un'estensione del periodo critico anche a settembre? - "Diciamo a partire dalla famosissima estate 2003 dove c'è stata la prima grande ondata di calore che ha mietuto anche molte vittime, anche perché il sistema era impreparato perché non era mai avvenuta nella storia recente una cosa di questo genere. Dopo il 2003 sono state sempre più frequenti queste ondate, non nella misura lunghissima come nel 2003 però sono state presenti anche lo scorso anno e pian piano si è avuto un incremento delle temperature. Quest'anno, ad esempio, nei primi dieci giorni di giugno, anche se il bollettino era sempre verde, però abbiamo avuto delle puntate durante la giornata in cui la temperatura percepita ha superato i 30 gradi e quindi una situazione che può preludere a un peggioramento futuro. Quindi diciamo che noi siamo in preallerta e seguiamo sempre l'andamento climatico e verosimilmente nel tempo sono sempre più frequenti questi episodi, in cui anche il regime di brezza, che è quello che proteggeva la Liguria e Genova da eccessi climatici, ha funzionato sempre di meno. E questo comporta queste problematiche dove l’escursione termica tra il giorno e la notte si riduce, perché anche se di giorno fa caldo, se di notte si raffredda adeguatamente non ci sono rischi perché il nostro organismo recupera. Ma se anche di notte, come è successo varie volte negli anni scorsi, la temperatura percepita rimane costantemente alta, allora l'organismo, soprattutto l'organismo delle persone più fragili, più anziane, ne risente negativamente".

Notti tropicali - "Esiste una temperatura che sono i 21 gradi di fronte alla quale, a qualsiasi livello di umidità, comunque si sta bene. Sopra i 22 gradi, se l’umidità è molto alta, si comincia a sentire questo senso di affaticamento che è tipico delle notti tropicali. Ancora di notte a Genova in questi primi dieci giorni non è avvenuto, anche se le temperature sono state un po’ più sostenute del solito. Durante il giorno però abbiamo già anche oggi superato, nelle ore centrali della giornata, i 30 gradi di percepita e questo ci attenziona un po'".

C'è un'altra situazione delicata soprattutto a Genova, quella delle persone anziane o comunque fragili che abitano a ridosso di cantieri. Serve sicuramente una presa in carico del sociale, però per affrontare queste situazioni quali possono essere i consigli? - "I cantieri normalmente, almeno in città, funzionano soprattutto durante la giornata. Durante la notte bisogna approfittare per far arieggiare la casa e poi chiudere, a partire dalle 10, le imposte in modo che il caldo non penetri. Poi c'è un numero verde che è disponibile tutti i giorni, anche i sabati e i festivi, dalle 8 alle 20, al quale ci si può rivolgere per qualsiasi esigenza perché loro sanno dare indicazioni sui servizi disponibili, anche sulle aree climatizzate. Ci sono una serie di centri sociali sparsi sul territorio genovese: sul sito del Comune di Genova ci sono tutti gli elenchi dove si possono trascorrere anche delle ore in compagnia e delle ore con un clima più adeguato".

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