Taggia, rogo al deposito Marr: azienda praticamente rasa al suolo
di Redazione
Prefetto Nanei: "Verranno intensificati i controlli"
"Questo fatto eclatante spero che possa essere un grave errore commesso da parte di chi ha dato fuoco alla Marr, perché magari proprio questo ci servirà di impulso per riuscire a intensificare le indagini, ad aumentare i controlli e tutte le attività per riuscire a individuare i colpevoli. Questi incendi non devono restare impuniti". Lo ha detto il procuratore di Imperia Alberto Lari al termine del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, che si è riunito per affrontare i casi degli incendi dolosi che hanno interessato l'estremo ponente negli ultimi due mesi (tre roghi) e in particolare quello al deposito Marr di Taggia, tanto che il sindaco Mario Conio aveva detto "No alle mafie e alle intimidazioni".
Difficile trovare le motivazioni, ma il fatto è di una tale gravità che non può essere spiegato con una reazione improvvisata. I danni al capannone sono di una gravità inaudita: un'azienda praticamente rasa al suolo, abbiamo parecchi dipendenti che in questo momento sono senza lavoro e, quindi, è un fatto che merita una risposta", ha detto Lari.
"Sicuramente verranno intensificati i controlli. E poi, come messaggio al sindaco e alla popolazione di Taggia dico che lo Stato c'è e si farà quello che c'è da fare, senza preoccupazione e con estrema attenzione", ha detto il prefetto di Imperia, Armando Nanei. "Oggi non credo si possa dire, che si tratti di un fenomeno di delinquenza organizzata o locale o vendetta. Ma ribadirei un concetto più volte espresso dal nostro procuratore sulla collaborazione dei cittadini: chi ha visto anche qualcosa che ritiene insignificante lo comunichi alle forze dell'ordine", ha aggiunto.
Decise le parole del sindaco Conio: "Lo Stato c'è e deve essere autorevole e fermo. Il mio deve essere un territorio che si ribella a certe logiche. Quindi, mi aspetto massima collaborazione dai cittadini. La città è fermamente convinta assieme a me, che non bisogna soggiacere a intimidazioni". Il questore Giuseppe Felice Peritore ha illustrato il potenziamento dei controlli: "in maniera coordinata con tutte le forze di polizia; ci sarà l'applicazione dei reparti specializzati e del reparto prevenzione crimine, che da subito opereranno su quel territorio".
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