“Staglieno, il fascino dell’ignoto”: le fotografie di Vittorio Puccio in mostra al Ducale

di Redazione

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Viaggio artistico e percettivo dentro uno dei luoghi simbolo di Genova

“Staglieno, il fascino dell’ignoto”: le fotografie di Vittorio Puccio in mostra al Ducale

Le fotografie di Vittorio Puccio in mostra a Palazzo Ducale dall’8 al 28 settembre.

Uno sguardo inedito sul monumentale genovese - Dall’8 al 28 settembre 2025, l’atrio di Palazzo Ducale ospita la mostra fotografica “Staglieno, il fascino dell’ignoto”, a cura della Fondazione De Ferrari con il sostegno de La Generale Genova Spa. In esposizione una selezione di tredici fotografie realizzate dal fotografo genovese Vittorio Puccio, frutto di un progetto pluriennale dedicato alla grande statuaria del Cimitero Monumentale di Staglieno.

Inaugurazione l’8 settembre - La mostra sarà inaugurata lunedì 8 settembre alle ore 17.30 presso la Sala Camino di Palazzo Ducale. Dopo i saluti istituzionali e gli interventi dell’artista e della critica fotografica Orietta Bay, seguirà la visita guidata alla mostra, allestita nell’atrio del palazzo. L’ingresso è libero.

Tre anni di lavoro tra luce e colore - Il progetto di Vittorio Puccio ha preso forma tra il 2022 e il 2025, con decine di scatti realizzati all’interno del cimitero monumentale genovese. Oltre cinquanta le fotografie prodotte, di cui 13 selezionate per l’esposizione. L’intero lavoro è consultabile nel catalogo edito da De Ferrari, disponibile in occasione della mostra.

Un linguaggio fotografico emozionale e innovativo - Il tratto distintivo del lavoro di Puccio è l’approccio visivo emozionale e non convenzionale. Le fotografie sono state realizzate con flash multipli e gelatine colorate, che conferiscono alle statue un inedito trattamento cromatico.
«L’uso del colore nella fotografia funebre – spiega Puccio – può sembrare dissonante. Eppure, colorare la morte è in fondo un modo per raccontare la vita. Per dire che la vita non si spegne, qualsiasi sia la nostra idea di ciò che sarà dopo la morte. Per affermare che la vita è una splendida avventura colorata, nonostante le sue illusioni, disillusioni, inganni, e continua a vibrare come un dono unico e irripetibile. Colorare la morte per colorare la vita».

La lettura critica di Orietta Bay - La mostra è accompagnata da una riflessione della critica fotografica Orietta Bay, che sottolinea la forza visiva e simbolica dell’opera di Puccio: «Il lavoro realizzato dal noto fotografo genovese è un progetto che riesce a sorprendere per la scelta interpretativa personale e innovativa, trasformando e ricreando il nostro contatto visivo e conseguentemente il nostro guardare. Le calde tonalità cromatiche usate da Puccio, nella varietà dell’interpretazione guidata dalle sensazioni che i vari colori provocano, permettono di condividere il pensiero tracciato da Kandinsky, nel quale: “Il colore è un mezzo che consente di esercitare un influsso diretto sull’anima. Il colore è un tasto, l’occhio il martelletto che lo colpisce, l’anima lo strumento dalle mille corde. L’artista la mano che toccando questo o quel tasto fa vibrare l’anima”».

Un invito alla scoperta di Staglieno - Con “Staglieno, il fascino dell’ignoto”, Vittorio Puccio propone un viaggio artistico e percettivo dentro uno dei luoghi simbolo di Genova, riattivando lo sguardo su un patrimonio storico-artistico spesso dimenticato. Un’occasione per rileggere con occhi nuovi il legame tra arte, memoria e spiritualità.

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