Spezia-Verona 0-1, la prodezza di Zaccagni condanna le Aquile
di Redazione
I liguri in zona retrocessione, Chabot ingenuamente rimedia un cartellino rosso che complica i piani di Italiano
È il centrocampista più ambito della Serie A, tanto che Inter e Napoli si sono già mosse per averlo subito, ma le voci di mercato evidentemente non lo infastidiscono più di tanto: è proprio Mattia Zaccagni, oggetto del desiderio delle big, a decidere al 29' della ripresa con un eurogol la sfida tra Spezia e Verona, regalando a mister Juric una vittoria che mancava da tre partite e lanciando gli scaligeri a ridosso della zona Europa. Al Picco finisce 1 a 0 per l'Hellas, al termine di una partita equilibrata dove, prima ancora del gioiello del numero 20 gialloblù, non erano mancate le occasioni, così come i cartellini: pesantissimi quelli rimediati da Chabot, che al 23' lascia le Aquile liguri in dieci dando il via all'assalto vincente dell'Hellas. Il tecnico Italiano l'aveva preparata come al solito bene, nonostante gli infortuni e la defezione dell'ultima ora di Bastoni, positivo al Covid, piazzando Agoume davanti alla difesa e puntando su Gyasi e Agudelo ai lati dell'attacco per mettere pressione al Verona; sull'altro versante Juric disegna la solita squadra aggressiva con Tameze e Veloso in mezzo al campo, e Zaccagni e Barak dietro Kalinic.
L'inizio è dello Spezia, che al 10' confeziona un'enorme palla gol con Nzola, che si avventa sul passaggio di Dawidowicz, ruba il tempo a Magnani e si invola in porta, ma a tu per tu con Silvestri calcia a lato. Scampato il pericolo, il Verona esce alla distanza e sfiora a più riprese il vantaggio, dapprima al 19' con l'incursione di Dawidowicz su cui è decisivo Pobega, e poi al 24' con Kalinic che ben servito da Barak a tu per tu con Provedel si fa murare la conclusione.
La ripresa vede uno Spezia più propositivo, capace di insidiare la porta di Silvestri in due occasioni nei primi undici minuti, prima con la deviazione in mischia di Erlic che non centra la porta, poi con la botta da dentro l'area di Pobega su cui lo stesso estremo difensore veronese è bravo a deviare in angolo. Italiano ci prova e butta nella mischia anche Piccoli, spostando Nzola esterno alto a destra, ma pochi minuti dopo, al 23' deve ridisegnare la squadra, complice l'espulsione per doppia ammonizione di Chabot. E' l'episodio che cambia l'inerzia della partita, perché il Verona preme sull'acceleratore e, dopo aver sciupato al 25' una palla gol col neoentrato Colley, al 29' segna il gol da tre punti: Zaccagni addomestica col petto un cross dalla destra di Faraoni, e in rovesciata batte Provedel. Lo Spezia, nonostante l'inferiorità numerica, attacca a testa bassa ma sbatte contro il muro scaligero: l'unica occasione arriva al 42' con un'incornata di Erlic che finisce di poco sopra la traversa. Finisce così, con il Verona che si lancia in classifica (ottavo posto, 23 punti) e si prepara all'assalto delle big per il suo gioiello, mentre lo Spezia, un punto nelle ultime sei partite e in piena zona retrocessione, dal mercato chiede nuovi innesti: il primo dovrebbe essere quello di Saponara, in arrivo dalla Fiorentina
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