Spezia, Stillitano: “Costruire qualcosa di solido nel tempo, questo è il nostro obiettivo”

di Francesca Balestri

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Il presidente ha spiegato: “C’è tanto da fare ma siamo pronti, non ci abbattiamo e impariamo anche dalle sconfitte”

Spezia, Stillitano: “Costruire qualcosa di solido nel tempo, questo è il nostro obiettivo”

“Come società l’obiettivo è costruire qualcosa di solido nel tempo. C’è tanto lavoro da fare ma siamo pronti”. Il presidente dello Spezia Charlie Stillitano ha affidato ai canali ufficiali del club un’analisi ampia e articolata sul momento della società, partendo dalla sconfitta nella finale playoff contro la Cremonese fino agli sviluppi futuri, con uno sguardo sul mercato, sul rapporto con la proprietà e sulle infrastrutture.

Finale playoff – Stillitano ha ricordato l’ultima gara della scorsa stagione, segnata da una rimonta mancata: “Ho ancora nella mente le emozioni quando la squadra era sotto di tre gol e poi ha riaperto la partita e la sensazione di poterla pareggiare, ma purtroppo non è andata come tutti speravamo”. Un passaggio amaro, ma che non ha lasciato spazio al pessimismo: “Dalle sconfitte non bisogna abbattersi ma rialzarsi e imparare dal passato per ripartire. Anch’io ho commesso errori nella mia vita ma non mi sono mai abbattuto”.

Proprietà – Centrale anche il rapporto con Thomas Roberts, con cui Stillitano ha un legame consolidato: “A tre mesi dall’acquisto della società è molto contento. Ci conosciamo da 45 anni e quasi ogni giorno ci sentiamo e facciamo il punto della situazione anche con gli altri dirigenti, Andrea Gazzoli, Andrea Corradino e Stefano Melissano”.

Tifosi e sponsor – In vista della prossima stagione, i segnali sono incoraggianti. Gli abbonamenti hanno già superato quota 5000 in prelazione: “Non mi aspettavo un’accoglienza del genere. Nonostante lo shock per la finale persa il pubblico ha risposto alla grande e questo è un segnale sia per me che per la proprietà per costruire qualcosa d’importante”. Anche sul fronte degli sponsor le prospettive sono positive: “Dopo una sola stagione il numero dei partner è cresciuto notevolmente a conferma del buon lavoro che stiamo facendo ed è un segnale importante”.

Strutture – Il presidente ha ribadito l’importanza delle infrastrutture: “Sono fondamentali per la crescita di un club. Abbiamo uno stadio stupendo ma dobbiamo pensare al Ferdeghini, fulcro del nostro settore giovanile, e a Follo, la casa della prima squadra. Ho avuto la fortuna di parlare con tanti grandi del calcio, come Sir Alex Ferguson, Ancelotti, Mourinho e tutti dicono la stessa cosa: i giocatori devono sentirsi a casa ogni giorno”.

Futuro – L’attenzione è rivolta anche alla costruzione di una base solida per gli anni a venire: “Non guardiamo soltanto al presente ma anche al dopo. Abbiamo messo sotto contratto tanti ragazzi e sono rimasto colpito”.

Scelte strategiche – Stillitano ha spiegato l’impostazione prudente seguita dalla società: “Siamo partiti dalle certezze, arrivare in una nuova realtà e pensare alla rivoluzione si rischia di sbagliare. Ho visto succedere cose simili anche al Manchester United, quando i Glazer lo hanno comprato hanno avuto l’intelligenza di lasciare Sir Alex Ferguson e David Gill al loro posto e hanno vinto tutto, mentre quando sono andati via il Club è andato in difficoltà”. Da qui la volontà di mantenere l’attuale assetto dirigenziale: “Abbiamo fatto sin da subito riunioni con mister D'Angelo, Gazzoli, Corradino e Melissano e gli ho sempre detto che mi sarebbe piaciuto mantenere tutto intatto; avevo anche detto al mister, quando ancora mancava qualche partita, che avrei voluto la sua permanenza, così come tutto il gruppo che lavora con Gazzoli, a prescindere dalla categoria”.

Prossimi impegni – Il presidente seguirà da vicino la squadra anche durante il ritiro: “Sarò a Bressanone a seguire i ragazzi contro il Lecce. Alla squadra e a tutto lo staff dirò che io e Roberts siamo contenti. Appoggiamo quanto dice D’Angelo sul fatto che bisogna ragionare per obiettivi. Prima facciamo i 45 punti e poi passiamo allo step successivo”.

Legame con la città – Stillitano ha concluso con un riferimento al rapporto con l’ambiente spezzino: “Quando le persone a Spezia mi chiamano 'Pres', per me è un sogno. È bello pensare che siamo dei caretakers e non dei proprietari, sentiamo forte la responsabilità verso i tifosi e verso la città. Io non sono importante, lo sono i giocatori, il mister, Gazzoli e tutti gli altri”.
Relazioni – Tante anche le amicizie nel mondo del calcio: “Sir Alex Ferguson al Picco? Mi ha detto che verrà e lo stesso faranno anche i nostri amici del Real Madrid. Ho seguito il Mondiale per Club con Carlo Ancello, abbiamo parlato più dello Spezia che del Brasile”

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