Spezia, il messaggio di Thiago Motta: "La rilassatezza non esiste"
di Redazione
Il mister tiene alta la guardia in vista della gara con il Torino: "Conosco bene Juric, mi aspetto una partita giocata al massimo dai granata"
"Nel mio gruppo squadra la rilassatezza non esiste e non esisterà mai. Dobbiamo ancora giocare il nostro campionato".
Lo ha detto Thiago Motta in vista di Torino-Spezia che aprirà la 34/a giornata della serie A.
I liguri hanno la teorica possibilità di ottenere la matematica salvezza con i tre punti, se contemporaneamente le tre di coda - Genoa, Salernitana e Venezia - perdessero. D'altra parte i 33 punti odierni potrebbero non bastare.
"Il nostro modo di concepire il lavoro non è cambiato minimamente - ha detto Motta -. Oggi abbiamo fatto un grande allenamento per esempio e ne abbiamo un altro prima di andare a Torino a sfidare una squadra molto forte".
Contro l'Inter una prova positiva, nonostante l'1-3 finale a favore dei nerazzurri. "Potevamo essere più lucidi negli ultimi metri, speriamo di esserlo a Torino. La squadra sta molto bene a livello fisico e mentale. Vedo entusiasmo e la giusta voglia di fare una buona prestazione anche sabato".
Potrebbe essere una delle ultime partite di Bremer in granata. "Un ottimo giocatore, sta facendo una stagione molto buona. Conoscendo il loro allenatore e la qualità dei giocatori, mi aspetto una partita giocata al massimo dal Torino. Scenderemo in campo con grande rispetto. Juric vuole sempre competere, lo conosco bene".
"Come tutti gli altri, Nzola fa parte del gruppo. Io sono un tecnico che valuta gli allenamenti e per me sono tutti sono potenziali titolari. Fino all'ultimo momento, tutti hanno la possibilità di conquistarsi una maglia".
Così Thiago Motta in merito al suo centravanti, protagonista di una scena surreale durante la partita contro l'Inter. Entrato nel secondo tempo, è stato rispedito fuori campo dall'arbitro Maresca per togliere un piercing che non è riuscito a rimuovere, venendo sostituito dopo pochi minuti. Il tecnico dello Spezia, nel dopo partita, aveva dribblato le domande in merito, preferendo concentrarsi sulla squadra.
"Io poco loquace? Rispetto le opinioni di tutti. Ognuno ha il suo modo di vedere le cose. Se devo spiegare un episodio - ha detto Motta - lo faccio a mio modo, cercando di metterci il massimo della professionalità ma anche naturalezza. Sono così"
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