Spezia, D’Angelo: “I calciatori devono giocare per il bene della squadra e non per me”

di Francesca Balestri

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Il tecnico degli aquilotti ha spiegato: “Sono di passaggio come tutti, ma chi scende in campo deve dare tutto per la società e tifosi”

Spezia, D’Angelo: “I calciatori devono giocare per il bene della squadra e non per me”

Alla vigilia della sfida in trasferta al Partenio contro l’Avellino, Luca D’Angelo ha lanciato un messaggio forte al gruppo: «I giocatori devono giocare per il bene dello Spezia e non per Luca D’Angelo, perché è di passaggio come tutti i dipendenti. Devono tirare fuori tutto quello che hanno per loro, per le famiglie, per i tifosi e per la società». Parole chiare, pronunciate alla vigilia di un match che gli aquilotti affrontano con la volontà di invertire la rotta dopo la sconfitta contro il Cesena.
Cesena – D’Angelo è tornato anche sulla gara precedente, spiegando la sua assenza nella conferenza post partita: «Il presidente voleva venire in sala stampa e la decisione andava rispettata». Il tecnico ha poi analizzato la sconfitta: «Non avremmo meritato di perdere, perché eravamo partiti molto bene e oltre al gol avremmo potuto anche raddoppiare. Poi siamo andati in difficoltà sul pareggio e abbiamo preso il secondo gol su palla inattiva allo scadere. Nella ripresa abbiamo spinto fin dall’inizio cercando un pareggio che sarebbe stato meritato, ma non ci siamo riusciti».
Palle inattive – L’allenatore ha riconosciuto una fragilità difensiva in fase di calcio piazzato: «Su 13 reti subite, 9 sono arrivate su palla inattiva. Questo significa che difensivamente la squadra tiene, ma dobbiamo migliorare su queste situazioni, dove l’attenzione è determinante».
Costruzione dal basso – D’Angelo ha sottolineato come la qualità del possesso palla debba crescere: «L’anno scorso eravamo la quarta squadra per possesso palla e la terza nella metà campo avversaria. Ora la media è normale, ma c’è poca qualità e su questo dobbiamo lavorare».
Critiche e tifosi – Il mister ha affrontato anche il tema delle contestazioni: «Dobbiamo rispondere sul campo, non a parole. Comprendo le critiche, perché i tifosi soffrono quando le cose non vanno bene. Dobbiamo solo ringraziare chi ci seguirà ad Avellino, in un momento così difficile e con una lunga trasferta da affrontare».
Reazione – Dopo la sconfitta con il Cesena, D’Angelo ha raccontato il confronto con i sostenitori: «Ci hanno chiesto di reagire e di dare ancora di più. Io sono convinto che la squadra possa crescere molto dal punto di vista delle prestazioni. L’impegno non manca: i calciatori tengono tantissimo al Club e alla piazza».
Prossimo avversario – Sull’Avellino, il tecnico ha ribadito l’importanza di un approccio deciso: «Dovremo fare una grandissima partita, è la base da cui partire. Abbiamo le qualità per farlo: serve mettere in campo tutto ciò che abbiamo provato in allenamento, aggiungendo l’adrenalina della gara».
Assenze e singoli – L’allenatore ha parlato anche dell’assenza di Bandinelli: «È un calciatore importante, ma non possiamo nasconderci dietro un infortunio. Speriamo rientri presto». Sui singoli, ha aggiunto: «Vlahovic ha avuto qualche rallentamento, ma ho fiducia in lui. Kouda deve reagire e ritrovare serenità, mentre Esposito sabato ha giocato in una posizione diversa per avere più libertà: la soluzione ha creato qualche difficoltà al Cesena fino ai gol presi sui calci piazzati».

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