Spagna: Ministero dei Trasporti approva investimento di oltre 1,6 mld per i porti entro il 2026

di R.S.

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I dati sugli investimenti pubblici sono consolidati a seguito dell’approvazione dei Piani Industriali concordati tra Puertos del Estado e le Autorità Portuali

Spagna: Ministero dei Trasporti approva investimento di oltre 1,6 mld per i porti entro il 2026

 Il Ministero dei Trasporti e della Mobilità Sostenibile spagnolo ha approvato il progetto di bilancio consolidato del sistema portuale statale per il 2026, che prevede investimenti pubblici per 1,617 miliardi di euro.

Questa proposta di bilancio ha ricevuto il via libera dal Consiglio di governo dei porti statali, un ente pubblico dipendente dal Ministero che gestisce i 46 porti di interesse generale della Spagna, durante una riunione tenutasi mercoledì.

I principali investimenti nei porti spagnoli, pari a 900 milioni di euro, saranno destinati alle infrastrutture per il miglioramento della capacità portuale in relazione all’evoluzione della domanda.

Nello specifico, i progetti più significativi in termini di investimenti in infrastrutture portuali per il 2026 includono progetti di adattamento alla domanda crescente, come il nuovo terminal nord del porto di Valencia; il nuovo terminal container del porto di Cadice; la chiusura della diga del molo Catalunya, degli ormeggi 34C, 34D e 34E; e l’ampliamento del molo Adosado del porto di Barcellona.

Vale la pena menzionare anche la seconda fase della diga foranea centrale del porto di Bilbao; il molo commerciale di Puerto del Rosario e l’ampliamento del molo Reina Sofía a Las Palmas; il molo Raos 6 nel porto di Santander; il molo fluviale di Granadilla (Tenerife); e il molo delle Baleari a Tarragona.

Impegno per la sostenibilità dei porti
Il secondo investimento più importante è quello per la sostenibilità, che include 280 milioni di euro, con particolare attenzione all’elettrificazione delle banchine (nota anche come OPS) per fornire energia alle navi ormeggiate, un investimento in gran parte legato ai fondi europei. Pertanto, il 17,5% degli investimenti totali sarà concentrato sulla sostenibilità, in aumento rispetto al 13% previsto per il 2025.

Allo stesso modo, il sistema portuale ha approvato investimenti per 240 milioni di euro nel 2026 (il 15% del piano totale) per lo sviluppo di nuovi accessi terrestri, principalmente ferroviari, e il miglioramento di quelli esistenti, al fine di aumentare la percentuale di merci in entrata o in uscita dai porti via treno. A ciò si aggiungono i contributi diretti alla rete ferroviaria generale, finanziati dai porti attraverso i relativi accordi con ADIF, per un valore di 86 milioni di euro nel 2026.

Si prevede che ciò ridurrà le emissioni associate al trasporto delle merci e contribuirà ad alleviare la congestione negli hub di trasporto urbano. La pianificazione e lo sviluppo portuale sono concepiti con l’obiettivo di ridurre le emissioni di CO2 associate all’attività portuale, ma anche di ridurre le emissioni delle catene di trasporto marittimo e terrestre che convergono nei porti.

Per quanto riguarda i collegamenti ferroviari previsti, vale la pena menzionare quelli con i porti di La Coruña, Ferrol, Barcellona e Castellón, così come l’ampliamento del terminal ferroviario Isla Verde Exterior nel porto di Algeciras.

Infine, il piano di investimenti per il sistema portuale approvato è completato da 50 milioni di euro per il rafforzamento della sicurezza, 48 milioni di euro per progetti tra porti e città e 26 milioni di euro per la digitalizzazione.

Affrontare le sfide e migliorare la competitività
Tutti questi dati sugli investimenti pubblici sono consolidati a seguito dell’approvazione dei Piani Industriali concordati tra Puertos del Estado e le Autorità Portuali, e consentiranno al sistema portuale statale di rafforzare la propria posizione per affrontare le sfide e continuare a migliorare la propria competitività. Per il periodo 2025-2029, i piani di investimento concordati con le Autorità Portuali nell’ambito del Piano Industriale 2026 superano i 7 miliardi di euro.

In ogni caso, il bilancio 2026 approvato dal Consiglio di Governo per l’intero sistema portuale prevede un fatturato netto di 1,38 miliardi di euro, in aumento rispetto agli 1,29 miliardi di euro previsti per il 2024 e agli 1,338 miliardi di euro previsti per il 2025.

L’utile ante imposte previsto per l’anno fiscale, come riportato nel bilancio 2026, supera i 182 milioni di euro, il che consentirà ai porti di mantenere la propria autosufficienza economica e di soddisfare i piani di investimento e le spese operative.

Per quanto riguarda i ricavi, i canoni di utilizzo, che includono, tra le altre, le tasse su merci, navi e passeggeri, rappresentano la voce più rilevante e si prevede che saliranno a oltre 653 milioni di euro il prossimo anno. Il tasso di occupazione salirà a 368 milioni di euro e il tasso di attività a 164 milioni di euro.

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