Spaccia pesce congelato per fresco, barista denunciato per tentata frode
di Michele Varì
Scoperto dai carabinieri del Nas di Genova: sequestrati 5 chili di prodotti
Il titolare di un bar in provincia di Savona è stato denunciato dai carabinieri del Nas (il Nucleo antisofisticazioni) di Genova per tentata frode in commercio perché spacciava pesce surgelato per fresco.
Nel corso dei controlli i militari hanno sequestrato anche cinque chili di pesce (polpo, orate, filetti di merluzzo).
Da una brutta notizia ad una buona: gli stessi carabinieri al servizio del Ministero della Salute di Genova nel corso di dieci controlli svolti nei fine settimane di gennaio e febbraio nei locali della movida della notte fra birrerie, bar, ristoratori e titolari di discoteche, nel contesto di una campagna nazionale di verifiche, non hanno riscontrato nessun illecito. Una conferma che il settore nella nostra regione garantisce uno standard di servizio di buona qualità, anche se il campione non è abbastanza significativo.
Gli stessi controlli avviati nelle altre regioni d'Italia per verificare il rispetto della normativa di settore nella vendita e somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche nella fascia serale e notturna durante 4 fine settimana grazie a 353 verifiche ha permesso di individuare 111 irregolarità in materia di sicurezza alimentare, carenze igieniche dei locali, violazioni alle normative sugli alcolici e sul divieto di fumare.
Sono stati denunciati 10 tra titolari e operatori di esercizi di erogazione di alimenti e bevande, la metà dei quali per il reato di somministrazione di bevande alcoliche verso minori, commesse anche mediante distributori automatici.
Inoltre sono stati sanzionati 109 gestori per violazioni amministrative, di cui 36 a causa della vendita di alcolici da asporto oltre gli orari consentiti, del mancato possesso di apparecchiature per la misurazione del tasso alcolemico e della mancata esposizione delle tabelle di riferimento della concentrazione alcolimetrica.
Nel medesimo contesto sono state individuate irregolarità in materia di divieto di fumare nei locali e di mancata esposizione di apposita cartellonistica. Gli esiti hanno determinato la contestazione di sanzioni per un ammontare di 146 mila euro, il sequestro di 640 kg di alimenti e bevande in cattivo stato di conservazione o privi di regolare tracciabilità ed etichettatura, per un valore di 6.000 euro, nonché la sospensione di 6 attività di preparazione e somministrazione.
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