Sindaca Salis in udienza da Papa Leone XIV: "Accogliamo impegno a diventare maestri di bene comune"
di Redazione
"È stata una grande emozione e un privilegio incontrare e ascoltare il Papa durante il periodo natalizio"
La sindaca di Genova, Silvia Salis, ha partecipato questa mattina all’udienza privata in Vaticano con papa Leone XIV, insieme ai sindaci dei Comuni capoluogo di provincia (nella foto, la Salis tra i colleghi di Napoli Manfredi e Firenze Funaro) e ai presidenti delle Anci regionali, nell’ambito dell’iniziativa organizzata dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci).
"È stata una grande emozione e un privilegio incontrare e ascoltare il papa durante il periodo natalizio – ha dichiarato Silvia Salis –. Accolgo con impegno l’invito a diventare “maestri di dedizione al bene comune”. Papa Leone ha ribadito il messaggio di papa Francesco, sollecitando a far recuperare a tutti la gioia di vivere e a non mancare mai di offrire speranza, partendo dall’ascolto dei più poveri, fragili e sofferenti".
L’incontro, secondo la sindaca Salis, rappresenta un messaggio guida per l’azione amministrativa quotidiana, ricordando che l’impegno politico deve sempre partire dall’attenzione ai più fragili e dal servizio al bene comune.
Nel corso dell’udienza, papa Leone XIV ha sottolineato come ogni potere autentico sia servizio e responsabilità, richiedendo ai sindaci di incarnare virtù come umiltà, onestà e condivisione. Il Pontefice ha evidenziato le principali sfide delle città moderne: la crisi demografica, le difficoltà delle famiglie e dei giovani, la solitudine degli anziani, il grido dei poveri, l’inquinamento ambientale e i conflitti sociali. «Le nostre città non sono luoghi anonimi, ma volti e storie da custodire come tesori preziosi», ha affermato.
Papa Leone XIV ha citato due figure di riferimento: Giorgio La Pira, che ricordava il dovere dei sindaci verso chi soffre, e don Primo Mazzolari, che sottolineava come il Paese abbia bisogno non solo di infrastrutture, ma anche di una maniera di sentire, vivere e affratellarsi.
Il Pontefice ha concluso invitando i sindaci a far crescere i talenti delle persone, dando spessore culturale e spirituale alle città, e a progettare insieme il miglior futuro possibile per le proprie comunità, offrendo coraggio e speranza ai cittadini.
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