Traverso (Siap): ““Quel pasto freddo che fa male ai poliziotti genovesi che lavorano in piazza”

di R.S.

2 min, 17 sec

"Il problema è l’intero modello organizzativo che scarica tutto sulle spalle di una Questura già sotto pressione"

Traverso (Siap): ““Quel pasto freddo che fa male ai poliziotti genovesi che lavorano in piazza”

Chi garantisce la sicurezza democratica non può essere trattato come un problema logistico da risolvere all’ultimo minuto, magari con un sacchetto freddo e immangiabile.” È un appello forte e amaro quello lanciato dal SIAP, primo sindacato in Questura e nei Commissariati di Genova, che denuncia le condizioni di lavoro sempre più critiche degli agenti impegnati nei servizi di ordine pubblico.

In un momento di particolare tensione, tra crisi internazionali e mobilitazioni in piazza, il SIAP accende i riflettori su un aspetto troppo spesso sottovalutato: la tenuta complessiva del sistema di sicurezza sul territorio. E parte da un caso concreto: durante l’ultima manifestazione a favore della Palestina, agenti in servizio fin dalle prime ore del mattino hanno ricevuto un pasto considerato “indegno”, tanto da essere buttato via da molti colleghi. “È inaccettabile che chi garantisce il diritto a manifestare pacificamente venga trattato senza alcun rispetto – scrive il segretario nazionale del SIAP, Roberto Traverso –. Il problema non è solo il pasto, ma l’intero modello organizzativo che scarica tutto sulle spalle di una Questura già sotto pressione.”

Secondo il sindacato, il personale genovese viene sottoposto a carichi crescenti, senza che vi siano investimenti adeguati in risorse e strumenti. Anzi, in più di un’occasione, poliziotti genovesi sono stati inviati in aggregazione altrove, mentre la città continua a fare i conti con organici ridotti all’osso. “Non chiediamo l’impossibile – prosegue il comunicato – ma che Genova sia trattata al pari di città come Milano, Torino o Bologna. Anche qui servono rinforzi e attenzione dal Dipartimento.”

Pur riconoscendo la sensibilità dell’attuale Questore, che “ha mostrato consapevolezza delle criticità del territorio e cercato un miglior coordinamento”, il SIAP denuncia una mancanza di interventi strutturali. In particolare, critica la gestione delle deroghe sugli orari di lavoro, che – secondo il sindacato – vengono utilizzate “non per migliorare le condizioni dei poliziotti, ma per tenere in piedi un sistema ormai insostenibile”.

Un’altra questione sollevata riguarda la rappresentanza sindacale: nonostante il SIAP sia il sindacato maggioritario in Questura e nei Commissariati, il peso decisionale viene diluito da meccanismi che includono realtà non direttamente operative sul territorio, portando a scelte contrarie agli interessi di chi lavora in prima linea.

Il messaggio finale è un vero e proprio grido d’allarme: “Non si può continuare a gestire la sicurezza democratica ‘alla giornata’, spremendo il personale e chiedendo l’impossibile. È una questione di dignità, di equilibrio nei servizi, ma anche di rispetto per chi ogni giorno è in strada per garantire i diritti di tutti.”

Per restare sempre aggiornati sulle principali notizie sulla Liguria seguiteci sul canale Telenord, su Whatsapp, su Instagramsu Youtube e su Facebook.