Sentenza Berneschi, Cozzi: "Riformare il sistema, si va contro la ragionevole durata dei processi"

di Redazione

"Servirebbe una decisione presa in prima istanza e una volta per tutte"

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Dopo che la Cassazione ha annullato per incompetenza territoriale la sentenza di secondo grado a carico di Giovanni Berneschi e di altri imputati, arriva la presa di posizione del procuratore capo di Genova Francesco Cozzi. "C'è un sistema procedurale in Italia che si porta dietro questo rischio - ha detto Cozzi - Bisognerebbe riformare il sistema e rendere la procedura più veloce. Così si va contro la ragionevole durata dei processi e la stessa economia processuale".

Gli Ermellini hanno infatti accolto le istanze degli avvocati della difesa, che fin dalle prime fasi del processo avevano sostenuto che il reato più grave, quello di riciclaggio, sarebbe stato in realtà commesso a Milano e che quindi la titolarità del processo sarebbe stata della procura milanese.  "Siamo di fronte - ha aggiunto Cozzi - a una questione valutata in maniera diversa da più giudici, che poi viene decisa in Cassazione e che magari comporta di dovere ricominciare tutto da capo. Si dovrebbe fare in modo che la questione di competenza possa essere decisa in prima istanza una volta per tutte, attraverso un giudizio incidentale camerale. Come si fa per la ricusazione del giudice. Si potrebbe impugnare in appello e poi in Cassazione ma solo la parte dell'incompetenza, non aspettare che arrivi tutto il processo".

La competenza territoriale, peraltro, non è nemmeno l'unico motivo di appello presentato dalle difese. Per gli avvocati difensivi, infatti ci sarebbero stati alcuni errori in diritto come, ad esempio, la mancanza di una perizia per stabilire il valore degli immobili in questione.