Sciopero generale del 29 novembre: Cgil e Uil contro la manovra di bilancio

di Emilie Lara Mougenot

Aumenti per salari e pensioni, investimenti in sanità e istruzione: le richieste al Governo e le criticità in Liguria

Venerdì 29 novembre Cgil e Uil hanno indetto uno sciopero generale contro la manovra di bilancio. Aumenti salariali, investimenti nei servizi pubblici e maggiore sicurezza sul lavoro sono tra le richieste principali. In Liguria, il quadro economico fragile e le criticità sanitarie accentuano l’urgenza delle rivendicazioni.

Motivazioni principali – Cgil e Uil contestano la manovra, definendola priva di una visione strategica sullo sviluppo: “Mancano risorse per settori chiave come acciaio, energia e auto, fondamentali anche per il rilancio della Liguria”, afferma Maurizio Calà, segretario generale Cgil Liguria. Denunciata anche la carenza di fondi per rinnovi contrattuali e sanità pubblica, settore in cui la regione soffre un deficit di oltre 250 milioni di euro e un organico ridotto del 30%.

Sanità e povertà – Il 20% della popolazione ligure è a rischio povertà, e 120 mila persone hanno rinunciato alle cure nel 2023. Secondo Calà, la politica regionale ha privilegiato il privato, aggravando i problemi: “Se tutte le case di comunità previste dal PNRR fossero operative, mancherebbero 500 operatori per gestirle”.

Sicurezza sul lavoro – Emanuele Ronzoni, commissario Uil Liguria, sottolinea l’emergenza delle morti sul lavoro. “Zero morti sul lavoro è una battaglia di civiltà. Servono più ispettori, pene severe per le imprese inadempienti e una procura speciale per la sicurezza sul lavoro”.

Critiche alla manovra – Le sigle sindacali accusano il Governo di favorire evasori e grandi ricchezze, tagliando servizi essenziali. Rivalutazioni delle pensioni insufficienti, salari stagnanti e condoni fiscali sono per Cgil e Uil “un’inaccettabile ingiustizia sociale”.

Appuntamento a Genova – La manifestazione regionale partirà alle 9 da Piazza Acquaverde (Stazione Principe).