Savona, Tirreno Power, "Uniti per la salute": "Assoluzione dubitativa, ma le prove del disastro ci sono tutte"
di Redazione
Il comitato di cittadini si dice pronto a valutare il ricorso in appello non appena saranno pubblicate le motivazioni della pronuncia di primo grado
Il comitato di cittadini "Uniti per la salute", di fronte alla sentenza di primo grado del processo "Tirreno Power" emessa a Savona, si dice pronto a valutare il ricorso in appello non appena saranno pubblicate le motivazioni della pronuncia di primo grado. Ecco il comunicato emesso nel pomeriggio.
"Abbiamo preso atto della sentenza.
Da quanto appreso dalla lettura del dispositivo, il tribunale ha pronunciato una assoluzione con la cosiddetta “formula dubitativa”, ossia per insufficienza delle prove, immaginiamo sul presupposto che non sia stata sufficientemente raggiunta la prova dell’evento di disastro.
Noi riteniamo, invece, che quella prova del disastro ambientale e sanitario sia stata raggiunta pienamente nel processo.
Valuteremo comunque con il nostro legale le motivazioni che verranno depositate e, se ve ne saranno le condizioni, siamo determinati a proporre ricorso in appello, avvalendoci di quanto previsto dalle leggi in vigore, perché convinti della consistenza di quanto è emerso nell’impianto accusatorio in termini di disastro per l'ambiente e per la salute pubblica, confermato dalle conclusioni dello studio del CNR.
Il noto e fondamentale studio epidemiologico di coorte ha evidenziato infatti un incremento di mortalità per tutte le patologie del 49% nella popolazione esposta alle emissioni della centrale, dato davvero inquietante. Studio che, ricordiamo, nonostante fosse stato commissionato e in possesso della Regione Liguria è stato per mesi indisponibile per cittadini.
In ogni caso ribadiamo il nostro pieno rispetto per le sentenze e la massima fiducia nell’operato della Magistratura. Magistratura che nel marzo 2014, lo ricordiamo, dispose il sequestro dei gruppi a carbone della centrale ritenuto “indispensabile per interrompere la condotta criminosa attraverso la cessazione dell’attività dei gruppi a carbone VL3 e VL4”.
Ringraziamo tutti coloro che negli anni si sono impegnati a sostenere il diritto a vivere in un territorio salubre e in un ambiente pulito, a partire dal nostro avvocato Matteo Ceruti e dal legale di WWF avv. Marco Casellato che hanno operato con passione e professionalità. Il ringraziamento va esteso al P.M. dott.ssa Elisa Milocco per la capacità e l'impegno profusi nel corso di questi anni di dibattimento.
Certi di questo sostegno, continueremo la nostra attività con rinnovato impegno per difendere il diritto alla salute e a tutto ciò che ne consegue in termini ambientali".
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