Savona: morto un operaio di 39 anni caduto dal tetto di un capannone

di R.C.

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L'uomo stava lavorando a una notevole altezza quando ha perso l'equilibrio, perdendo la vita sul colpo. La Cgil di Savona ha espresso cordoglio ai familiari

Savona: morto un operaio di 39 anni caduto dal tetto di un capannone

Un operaio di 39 anni, è morto dopo essere precipitato dal tetto di un capannone in ristrutturazione a Cairo Montenotte, nel Savonese. L’uomo stava lavorando a un’altezza considerevole quando ha perso l’equilibrio, riportando traumi gravissimi. I colleghi hanno lanciato immediatamente l’allarme, ma all’arrivo dei soccorsi non c’era più nulla da fare: l’operaio è morto sul colpo.

Sul posto sono intervenuti carabinieri, ambulanze e gli operatori dell’Unità operativa di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro, che stanno effettuando rilievi e accertamenti per ricostruire la dinamica dell’incidente.

La Cgil di Savona ha espresso cordoglio ai familiari, ricordando che si tratta dell’ottavo decesso sul lavoro dall’inizio del 2025 nella provincia. “È una cifra che da sola racconta una strage che non accenna a fermarsi. La verità è semplice e drammatica: non si sta facendo abbastanza”, si legge nella nota del sindacato.

Serve molto di più, subito: più ispettori, più controlli, più risorse per prevenzione e formazione, e una legge sugli appalti che renda davvero responsabili le imprese affidatarie, senza scaricare rischi sugli ultimi della catena. Basta slogan e lacrime di circostanza. La sicurezza sul lavoro non è un costo, è un diritto. E lo Stato ha il dovere di garantirlo”, conclude la Cgil.

Il responsabile Cisl Savona Simone Pesce e il segretario generale Filca Cisl Liguria Andrea Tafaria commentano: "Siamo profondamente colpiti dall’ennesima tragedia avvenuta oggi a Cairo Montenotte. Alla famiglia del lavoratore deceduto va il nostro più sentito cordoglio. È inaccettabile che nel 2025 si continui a morire sul lavoro, spesso in contesti di ristrutturazione in cantieri in cui le attività non riescono ad essere monitorate, coordinate ed organizzate adeguatamente. Serve un impegno ancora più forte sulla sicurezza  a partire dai controlli, dalla formazione obbligatoria e da una responsabilità condivisa tra tutte le parti coinvolte. Attendiamo gli esiti delle indagini, ma ribadiamo che la cultura della prevenzione non può essere intermittente: deve essere una priorità quotidiana. La tutela della vita e della dignità dei lavoratori è e resta il primo dovere di una comunità civile".

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