Savona, così sarà restaurato Palazzo della Rovere: accordo Comune-Ministero della Cultura, investimento di 5 milioni
di Lorenzo Aluigi
Si procederà a un restyling totale per rendere l'area fruibile al pubblico
Questa mattina, nella Sala Rossa del Comune di Savona, è stato siglato l'accordo tra il Segretario Regionale del Ministero della Cultura e l'amministrazione comunale, che regola le modalità di erogazione del finanziamento da quasi 5 milioni che andrà a integrare i fondi già stanziati per gli interventi di restauro e valorizzazione di Palazzo della Rovere.
Il progetto di riqualificazione è inserito all'interno del Piano Strategico "Grandi Progetti Beni Culturali". Al territorio ligure vanno 7,5 milioni, 5 dei quali destinati appunto a Palazzo delel Rovere.
Il sindaco Marco Russo: "Ringraziamo il Ministero per la grande sensibilità e attenzione. Questo è un riconoscimento non solo dell'importanza di Palazzo della Rovere, ma anche di come il progetto venga portato avanti con il coinvolgimento della cittadinanza e anche con l'elaborazione di una visione innovativa dei poli culturali che sono anche spazi di aggregazione e promozione sociale".
Questo finanziamento rappresenta un ulteriore sforzo e dimostra anche la particolare attenzione da parte del Ministero per la Liguria; infatti negli anni, nell’ambito dei Grandi Progetti, sono stati finanziati molteplici interventi, rivolti a beni e a siti di notevole interesse e importanza nazionale, per i quali si rende necessario e urgente realizzare progetti organici di tutela, riqualificazione, valorizzazione e promozione culturale, anche al fine di incrementarne l’offerta e la domanda di fruizione.
Tra questi ricordiamo Villa Diana sull’Isola Gallinara, il Museo dei Cantautori nell’Abbazia di S. Giuliano, il Museo dell’Immigrazione alla Commenda di Prè e la ex sede della Biblioteca Universitaria a Genova. Il Palazzo Della Rovere rappresenta uno tra più importanti esempi di questa architettura nel Ponente ligure. L’edificio ha origine nel 1493 su impulso del cardinale savonese Giuliano della Rovere che
diventerà il futuro, potente e colto Papa Giulio II.
Il progetto iniziale porta la firma di Giuliano da Sangallo (1445-1516), e costituisce un caso unico per l'intera Liguria, in quanto intervento di un architetto che fu a servizio di Lorenzo il Magnifico e fu un artista preminente della prima fase del Rinascimento. Il palazzo si è poi arricchito nei secoli di opere architettoniche e pittoriche importanti, trasformandosi in residenza dei marchesi Spinola di Garessio, poi in convento delle monache clarisse e successivamente, in epoca napoleonica, nella sede della Prefettura e quindi del Tribunale di Savona.
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