Santo Stefano d'Aveto: targa alle Casermette del Penna in memoria di Francesco Coco, martire della giustizia

di Stefano Rissetto

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Coco fu ucciso l’8 giugno 1976 a Genova dalle Brigate Rosse insieme con gli uomini della scorta Antioco Deiana e Giovanni Saponara

Santo Stefano d'Aveto: targa alle Casermette del Penna in memoria di Francesco Coco, martire della giustizia

Nel cuore del Parco Naturale Regionale dell’Aveto, presso il rifugio delle Casermette del Penna, nel territorio di Santo Stefano d’Aveto, è stata inaugurata una targa commemorativa dedicata a Francesco Coco, procuratore generale della Repubblica, vittima del terrorismo negli anni di piombo.

Coco fu assassinato l’8 giugno 1976 a Genova in salita Santa Brigida dalle Brigate Rosse, diventando uno dei primi magistrati uccisi nel nostro Paese in un periodo segnato da violenze e attacchi contro le istituzioni democratiche. Con lui persero la vita anche due uomini della scorta, l’appuntato della Polizia di Stato Giovanni Saponara e l’agente della Polizia Penitenziaria Antioco Deiana.

L’iniziativa è stata promossa dal Parco dell’Aveto con il patrocinio del Comune di Santo Stefano d’Aveto e il sostegno delle istituzioni locali. Il luogo scelto per la posa della targa non è casuale: Francesco Coco era profondamente legato a queste montagne, che frequentava spesso durante le sue vacanze estive, trovando qui momenti di pace e ristoro lontano dai tribunali e dalle tensioni cittadine.

Alla cerimonia erano presenti rappresentanti del Parco, autorità civili e militari, studenti, cittadini e familiari delle vittime. Durante l’evento sono stati letti alcuni brani dedicati alla figura di Coco, e il suo ricordo è stato affidato anche alla voce di giovani volontari del servizio civile.

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